PERUGIA - «Oggi più che mai è fondamentale informare e coinvolgere la cittadinanzariguardo l'importanza di adottare stili di vita corretti come il movimento fisico, l'alimentazionesana e il controllo dei parametri fondamentali, per prevenire, individuareecuraretempestivamente eventuali fattori di rischio verso l'obesità». Lo ha dichiarato il presidente diAgricoltori italiani dell'Umbria e vicepresidente nazionale, Matteo Bartolini, in occasionedella Giornata mondiale dell'obesità che cade il 4 marzo. «Nei giovani, ma anche nelle lorofamiglie, serve far scattare un cambiamento culturale profondo e l'adozione di comportamentialimentari sani e sostenibili. Bisogna informare e promuovere una correttaeducazionealimentare e corretti stili di vita già in ambito scolastico, ma anche investire maggiori risorseper le mense scolastiche. La priorità deve essere la maggior qualità del cibo offertoal bambino,non il minor prezzo, sempre più spesso alla base dei bandi per la gestione delle mensepubbliche. Una rivoluzione culturale che da una parte promuova l'educazione alimentarenellescuole e che abbia il duplice scopo di formare il bambino e reindirizzare le famiglieversoscelte d'acquisto tanto sul prezzo che sulla qualità e salubrità dei prodotti agricolieagroalimentari».
Secondo la ricerca di Cittadinanzattiva APS, infatti, il numero di persone in sovrappeso e affette da obesità è in costante crescita in tutto il mondo. In Italia si stima che le persone in sovrappeso siano il 46,3% della popolazione, mentre le persone obese rappresentano l'11,4% (2022, dati Istat) per un costo sociale attuale di circa 28 miliardi di euro. Inoltre il 27,2% dei bambini e ragazzi tra i 3 e 17 anni risulta essere in sovrappeso o addirittura obeso. Non si tratta solo di inestetismo: il sovrappeso incontrollato può portare all'obesità, una patologia che può comportare lo sviluppo di gravi complicanze (si stima sia responsabile di circa l'80% dei casi di diabete, del 55% dei casi di ipertensione, del 35% di casi di cardiopatia ischemica e del 35% dei Tumori).
Secondo Paola Giulivi, segretaria regionale di Cittadinanzattiva Umbria «La sfida della prevenzione ha bisogno del coinvolgimento attivo dei cittadini, del loro ruolo da protagonisti per promuovere scelte di vita sana, ma anche per incrementare una cultura del rispetto e dell'accettazione di tutti i corpi. Dobbiamo smettere di giudicare le persone in base all'aspetto fisico. Promuovere la dieta mediterranea inoltre significa contrastare il cibo spazzatura e lo stile di vita obesogeno. »
«È con questo obiettivo » conclude Bartolini «che Cia Umbria ha decisodi impegnarsialfianco di Cittadinanzattiva per contribuire ad abbattere lo stigma e i pregiudizi legati all'obesità, che spesso rischiano di frenare la presa di coscienza di chi ne soffre e ostacolare il percorso di cura, appurato che l'insorgere di sovrappeso patologicofrequentementedipende da una carente educazione rispetto alla corretta alimentazione».
Bartolini (Cia): «Promuovere un approccio etico alle produzioni agricole, al cibo, al valore e al consumo»
PERUGIA - «Occasioni come questa portano al centro questioni utili allo sviluppo all'agricoltura che non coinvolge esclusivamente la produzione agricola, ma che cerca anche di informare ed educare il cittadino sull'importanza dell'agricoltura e, allo stesso tempo, integra al lavoro persone in situazione di disagio per promuovere ed incentivare percorsi di economia civile». Così in una nota Matteo Bartolini, presidente di Cia Umbria e vice presidente nazionale nel suo intervento alla Conferenza sul Futuro dell'Europa all'istituto Serafico di Assisi martedì mattina alla quale è stato presentato il progetto della cooperativa Utopia 2000 "Sunflowers European tour": un ambizioso viaggio in bici dove Massimiliano Porcelli attraversa diverse nazioni europee con l'obiettivo di esplorare e documentare realtà e progetti che si contraddistinguono nel campo all'innovazione sociale.
«Il progetto virtuoso di una cooperativa associata a Cia Agricoltori Italiani dell'Umbria e che nel 2023 ha già ricevuto il premio Bandiera Verde nella sezione "agriwelfare". Un riconoscimento importante a quei progetti che coniugano natura, ambiente e innovazione sociale e che creano nuove forme di occupazione. Le manifestazioni dei trattori che vediamo in questi giorni mostrano come le difficoltà del settore primario siano collegate al riconoscimento del giusto prezzo all'interno della filiera agroalimentare e nei confronti del consumatore. Sappiamo bene che non esiste nessun tipo di economia che per legge può prevedere il raggiungimento del giusto prezzo, ma quello che può aiutare è l'etica. Diventa fondamentale sensibilizzare la popolazione europea che, solo cinquanta - sessant'anni fa, aveva le radici nell'agricoltura. Radici che, al giorno d'oggi, l'Europa non ha più, perdendo la conoscenza e, con essa, anche il valore che l'agricoltura riveste.
Modelli come quelli di Utopia 2000 di agricoltura sociale e di esperienze attraverso la bicicletta in Europa hanno l'effetto di promuovere un approccio etico alle produzioni agricole, al cibo, al valore e al consumo. Ecco perché Cia ha dato il patrocinio all'evento e continuerà a supportare questa realtà».
PERUGIA - E' stato approvato in seconda commissione una proposta di risoluzione emendata con proposte emerse nel corso dell'audizione a palazzo Cesaroni. Un provvedimento a tutela e sostegno del settore agricolo umbro a cui Cia Agricoltori Italiani dell'Umbria ha dato il proprio contributo.
«Il dispositivo previsto mira ad impegnare la Giunta regionale ad «adottare ogni misura che assicuri equità e sostenibilità per gli agricoltori umbri». Tra i punti sottolineati alla Commissione, promuovere e sostenere attivamente il 'vero' Made in Italy e promuovere presso il Governo l'istituzione del 'Registro telematico' nazionale del grano e di tutti gli altri cereali. E ancora: porre in atto misure di sostegno volte alla reale remunerazione dei danni subiti dall'impresa agricola a causa della fauna selvatica, verificare il raggiungimento degli obiettivi programmati di abbattimento dei capi della specie cinghiali e l'adozione di piani di contenimento; rilanciare la cosiddetta 'Banca della Terra' istituita presso la Giunta regionale al fine di censire ed includere tutti i terreni di proprietà degli enti locali e territoriali finalizzando l'uso e la concessione di tali terreni a giovani agricoltori; valutare l'opportunità di modificare le misure per l'insediamento in agricoltura non a bando, ma nella 'modalità sportello' garantendo cadenze periodiche brevi; promuovere presso ogni scuola di ordine e grado la cultura per una corretta educazione alimentare, altresì adottare iniziative di divulgazione a tutta la cittadinanza di informazione e promozione dei nostri prodotti agroalimentare».
Così in una nota Matteo Bartolini, presidente di Cia Umbria e vice presidente nazionale.