Il Consiglio dei ministri, lo scorso lunedì 6 maggio, ha approvato il decreto legge "Disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell'acquacoltura, nonché per le imprese di interesse strategico nazionale" che ha, in particolare modo, coinvolto i ministri Francesco Lollobrigida (Fratelli d'Italia) con delega ad Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, e Gilberto Pichetto Fratin (Forza Italia) competente in materia di Ambiente e Sicurezza energetica. "Si tratta – è la spiegazione del ministro Lollobrigida in conferenza stampa – di un decreto straordinario che mette il mondo dell'agricoltura e della pesca al centro delle politiche dell'UE e che comprende molte iniziative, a partire dalla revisione della Politica agricola comune (PAC), per garantire il reddito agli agricoltori e per rispondere a una serie di emergenze che sono emerse in questi mesi". Tra i punti chiave del testo, il decreto legge regolamenta in modo stringente l'uso dei pannelli fotovoltaici in terreni agricoli, ponendo come priorità la produzione agricola. Riguardo al tema, il presidente di Cia Umbria e vicepresidente nazionale Matteo Bartolini ha detto di essere "profondamente preoccupato per l'approccio dicotomico 'si o no' riguardo all'installazione di impianti fotovoltaici su terreni agricoli. La situazione nella quale il settore primario europeo si trova oggi ci dovrebbe spingere a valutare le questioni in modo più approfondito"."L'energia solare - ha commentato Bartolini - è cruciale per un futuro sostenibile, così come dobbiamo riconoscere che l'agricoltura è la spina dorsale di molte comunità. Dobbiamo considerare l'effetto sull'ambiente, sull'economia locale e sulle comunità agricole. È possibile trovare un equilibrio che favorisca sia la produzione di energia verde che la conservazione delle terre agricole e della produzione". "Il nostro paese perde, di fatto, 2 metri quadri di suolo al secondo, a causa di asfalto e cementificazione, in media 19 ettari al giorno - ha aggiunto il presidente di Cia Umbria - Non fotovoltaico che si toglie dopo "n" anni ma cementificazione che rimane. Se veramente vogliamo tutelare l'agricoltura, serve approvare definitivamente la legge contro il consumo di suolo".

PERUGIA - Le filiere territoriali per un modello di sviluppo proficuo e sostenibile dell'Umbria. E' il tema che Cia Agricoltori italiani dell'Umbria porterà al dibattito negli eventi di Agricollina a Montecastrilli, la mostra mercato delle macchine agricole collinari, zootecnia e animali da cortile che prenderà il via da venerdì a domenica.

Se ne parlerà sabato 27 aprile, dalle ore 10, al convegno "Grano locale e sviluppo sostenibile: valorizzazione delle filiere territoriali". «Vogliamo riaccendere i riflettori su quello che è un tassello importante del comparto agricolo umbro, ovvero la filiera cerealicola del territorio– ha detto Matteo Bartolini, presidente di Cia Umbria e vice presidente nazionale - . Un anno fa Cia nazionale ha dato vita ad una mobilitazione per riportare il settore nelle garanzie fondamentali per continuare a operare, tutelando produttori e consumatori, salvaguardando il grano e la pasta italiana. Abbiamo raccolto 51mila firme e portato sul tavolo del ministero dell'Agricoltura un dossier di richieste e proposte per salvare il frumento e la pasta made in Italy. Da tempo abbiamo lanciato un campanello d'allarme su ciò che affligge l'agricoltura: cioè quello del valore all'interno della filiera agroalimentare. Bisogna rivedere tutto il modello per costruire filiere che siano corte, rispettose dell'ambiente e dei produttori. Ovvero di coloro che si preoccupano di presidiare il territorio mantenendo biodiversità. Da qui parte la nostra riflessione insieme agli agricoltori, le istituzioni e i consumatori».

Il dibattito vedrà il via ai lavori con i saluti istituzionali di Riccardo Aquilini, sindaco di Montecastrilli e con l'introduzione di Fabrizio Busti, presidente di Cia Terni, Federica Proietti, responsabile dell'impianto di Amelia di Molini Popolari Riuniti che porterà l'esperienza di un progetto di filiera protetta a residuo zero 100% per umbra. A seguire Anna Rita Cosso, presidente nazionale di Cittadinanzattiva, relazionerà sull'importanza delle filiere locali per la salute del pianeta e del cittadino a partire, ad esempio, dalle mense scolastiche e Michele Toniaccini, presidente Anci Umbria. Le conclusioni finali saranno del presidente Bartolini. All'interno della mostra mercato Agricollina non mancherà una postazione di Cia Umbria allo stand M-33.

Ufficio stampa Cia Umbra

Cristiana Mapelli 338 3503022

Venerdì 19 aprile musica, pranzo in piazza Puletti in collaborazione con i ristoratori del borgo

PERUGIA – Venerdì 19 aprile festa in piazza Puletti per il primo compleanno del Mercato Agricolo non convenzionale dell'Arco Etrusco di Cia Umbria, in collaborazione con l'Università per gli stranieri di Perugia e le associazioni di quartiere del borgo.

«Il mercato dell'Arco Etrusco è diventato ben presto un punto di ritrovo e dialogo per la comunità arricchito dalla presenza settimanale di produttori agricoli della filiera corta ma non solo. Uno spazio utile allo sviluppo territoriale, all'educazione alimentare e alla promozione del consumo consapevole e sostenibile e che ha partecipato al processo di riqualificazione di una zona del centro di Perugia che in passato ha manifestato molte problematiche». Così ha detto il presidente di Cia Umbria Matteo Bartolini che ha fatto anche un primo bilancio di un anno di attività del mercato dell'Arco Etrusco.

«Molti clienti oramai sono stati intercettati e fidelizzati, tanto da ritrovarsi abitualmente ogni venerdì in piazza Puletti per fare spesa al mercato acquistando prodotti che oramai conoscono e apprezzano. L'obiettivo rimane quello di ampliare la clientela intercettando nuovi "consumAttori". Per fare questo non si esclude l'idea di ampliare la gamma di prodotti da vendere, spaziando dal settore agroalimentare all'artigianato locale, collaborazioni con i ristoratori locali, realizzazione di eventi sportivi e culturali così da far diventare il mercato attrattivo anche per i turisti, i cittadini di passaggio, al di là degli abitanti del quartiere. Una vera e propria vetrina del Made in Italy e del Made in Umbria nel cuore del centro storico».

Con l'occasione venerdì 19 sarà una giornata di festa in piazza. Il mercato agricolo prenderà il via dalle 9.30 alle 15.30. Alle 11 musica mentre alle 12 pranzo in piazzetta. Infatti si rafforza la collaborazione con l'associazione dei commercianti di corso Garibaldi. Tanto che venerdì i prodotti del mercato saranno protagonisti dei piatti creati al momento da chef Karan Mahey del ristorante Il Giardino (via dei Pellari) insieme alla birra di Luppolovers della filiera corta del Luppolo Made in Italy.

 

Ufficio stampa Cia Umbria

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