PERUGIA - “Il suolo è il cuore pulsante della vita sul nostro pianeta: ci dà cibo, acqua pulita, regola il clima e sostiene la biodiversità”. Lo dichiara Matteo Bartolini, presidente regionale di Cia - Agricoltori Italiani dell’Umbria e vice presidente nazionale, in occasione della Giornata mondiale del Suolo che ogni anno si celebra il 5 dicembre. “Eppure, oltre il 17% del suolo mondiale oggi verte in condizione di estrema difficoltà - afferma - e questo causa un danno enorme a tutto l’ecosistema e alla nostra economia, a partire dal settore agricolo. Solo nell'ultimo anno, cemento, asfalto e altre coperture artificiali hanno cancellato suolo fertile pari a 28 campi da calcio al giorno. Gran parte dei terreni non è più coltivabile ma il 95% dei nostri alimenti proviene proprio dalla terra”.
Da un recente studio dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) sul consumo del suolo, con dati che afferiscono al 2019, emerge che precisamente il 17,4% della superficie è in uno stato di degrado. Questo degrado si manifesta attraverso fenomeni come l’erosione, la salinizzazione, la compattazione, l’impermeabilizzazione” e la perdita di fertilità oltre che di sostanza organica.
“È necessario - prosegue, quindi, Matteo Bartolini - sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del suolo per la sicurezza alimentare e promuovere la sua gestione sostenibile, per prevenire e contrastare il rischio di desertificazione”.
A tale proposito, in Italia - si legge nel documento di Ispra - il fenomeno della desertificazione è particolarmente evidente al Sud, dove i periodi di siccità sono sempre più prolungati.
“L’Umbria però - fa notare Bartolini, rifacendosi al report di Arpa-Agenzia regionale per la protezione ambientale - non è esente dal problema. Nonostante rimanga piuttosto stabile (e sotto la media nazionale) il dato del consumo di suolo (con una percentuale pari al 5,26% nel 2023, rispetto al 5,27% dell'anno precedente) - spiega - si riscontra una cospicua diminuzione per quanto riguarda l'incremento in ettari nello spazio temporale 2022-2023 rispetto al trend 2021-2022 nelle aree provinciali. Fondamentale, per superare la crisi climatica, è pertanto la capacità degli agricoltori di adattarsi al cambiamento - sostiene, ancora, il presidente di Cia Umbria - La scienza, da questo punto di vista, deve rappresentare non un ostacolo bensì uno strumento prezioso per innovare le pratiche agricole e aumentare la redditività dei terreni. Alcuni sistemi di produzione agricola, come l’agricoltura biologica, l’agricoltura integrata e l’agroecologia, possono avere un ruolo chiave nei processi di riduzione dell’inquinamento e di regolazione del clima”.
Venerdì 22 novembre in piazza Puletti a Perugia incontro con i gruppi d'acquisto solidale
PERUGIA - In piazza Puletti a Perugia, venerdì 22 novembre, durante il tradizionale Mercato dell'Arco Etrusco di Cia Umbria, farà tappa l'iniziativa dell'associazione di produttori agricoli di Cia agricoltori italiani La Spesa in Campagna in occasione della "Giornata nazionale della spesa consapevole" per sensibilizzare ad una alimentazione responsabile e costruire una vera e propria cittadinanza alimentare.
Fare una spesa consapevole vuol dire scegliere un'alimentazione varia, seguire la stagionalità di frutta e verdura, rispettare l'ambiente e la biodiversità, evitare lo spreco, privilegiare i prodotti locali e tradizionali. Tutti elementi che si ritrovano nella filiera corta degli agricoltori italiani e che la Spesa in Campagna e Cia Umbria vuole far conoscere sempre di più, con esperienze dirette e iniziative ad hoc, per consentire alle persone di poter scegliere più consapevolmente cosa portare in tavola.
Venerdì, oltre al consueto mercato agricolo di Cia Umbria, dalle 12 in piazza Puletti si svolgerà una tavola rotonda: un incontro tra la cittadinanza e gli utenti del mercato agricolo, i gruppi di acquisto solidale di Perugia, i produttori del mercato, i rappresentanti di alcune associazioni di quartiere dei quartieri vicini a piazza Puletti. Presente anche la biologa nutrizionista Martina Ascani che offrirà consigli su una sana e corretta alimentazione e l'importanza di portare a tavola i prodotti stagionali. Seguirà, poi, un "aperitivo consapevole" a base di olio extravergine d'oliva e i prodotti delle aziende agricole del Mercato dell'Arco Etrusco.
L'obiettivo è quello di coinvolgere la cittadinanza affinché si possa riflettere insieme sull'importanza di una spesa consapevole e, quindi, di un consumatore consapevole in grado di influenzare l'offerta, diventando così protagonisti verso il cambiamento sociale, condividendo con gli agricoltori intenti ed obiettivi.
«Unitamente al rafforzamento delle relazioni tra produttori e consumatori, alla promozione delle economie locali e alla scelta di prodotti naturali e non eccessivamente trasformati – ha detto Matteo Bartolini, presidente di Cia Umbria e vice presidente nazionale -, fare una spesa consapevole significa anche contribuire alla mitigazione degli effetti del cambiamento climatico. Scegliendo prodotti a filiera corta, infatti, si riduce la necessità di lunghi trasporti, limitando così le emissioni di CO2 e sostenendo un modello di consumo più sostenibile."
Inoltre, i visitatori che lo desiderano, potranno partecipare ad un questionario che permetterà di riflettere sullo scopo ultimo di questa giornata nazionale. Ovvero riflette su come i cittadini, insieme agli agricoltori, in modo consapevole, possano essere attori principali di questo cambiamento verso una cittadinanza attiva e non più passiva negli acquisti alimentari.
Ufficio stampa Cia Umbria
Cristiana Mapelli 338 3503022
All'edizione 2024 vince l'agricoltura resiliente che sfida il futuro
PERUGIA - Ci sono anche due aziende agricole umbre tra i vincitori del Premio Bandiera Verde 2024 di Cia - Agricoltori Italiani. Per la sezione "Agri-Welfare", si è aggiudicata il premio nazionale la società agricola Agri Hyla. di Tuoro Sul Trasimeno, mentre, per la categoria "Agri-Innovation", il riconoscimento è andato a L.A.B. società agricola semplice di Città di Castello.
Giunto quest'anno alla sua XXII edizione, il premio va, ogni anno, a quegli agricoltori e alle aziende agricole che puntano su nuove forme di occupazione nelle aree interne per evitare il de-popolamento e che promuovono la transizione green, l'innovazione digitale e il turismo sostenibile, senza dimenticare di investire sulla formazione e sulla ricerca.
Mercoledì, a Roma, presso la Camera di Commercio, Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano, la cerimonia di consegna dei riconoscimenti a 10 aziende agricole, selezionate in base a specifiche categorie. Premiati anche 3 comuni rurali virtuosi e 5 iniziative strategiche meritevoli della Bandiera verde, insieme ai 3 premi speciali del 2024.
«La fattoria didattica è sicuramente uno degli elementi centrali della nostra attività – ha detto alla premiazione Emi Petruzzi della società agricola Agri Hylas - Spieghiamo ai bambini l'origine degli alimenti, ma anche come si può produrre in maniera sostenibile tutelando anche il territorio. Così abbiamo deciso di recuperare nella nostra azienda agricola alcune razze di animali a rischio erosione genetica, tra cui la capra facciuta della Valnerina, e raccontando ai bambini che vengono a visitarci quali sono i rischi di perdere alcune varietà animali, ma anche coltivate e un tempo presenti e diffuse sul territorio e che oggi è sempre più difficile trovare. Il premio bandiera Verde è stato un bel riconoscimento per la nostra azienda che è giovane, siamo nati nel 2016, e che si è vista già raggiungere un bel traguardo».
A ricevere il Premio Bandiera Verde 2024, diverse aziende a conduzione familiare arrivate perfino alla quarta generazione, grazie a progetti che rigenerano l'impresa di famiglia. Spazio, inoltre, ai giovani agricoltori e al''imprenditoria femminile, con il racconto di best practice e case history di successo capaci non solo di consolidare il settore, ma anche di spingere verso traguardi più ambiziosi per il futuro.