La Cia parteciperà al SANA 2016-28° Salone Internazionale del Biologico e del Naturale con un proprio stand nel quale sarà possibile effettuare la vendita diretta dei prodotti. Le aziende associate Cia hanno la possibilità di commercializzare le loro produzioni di qualità nell'ambito di una delle maggiori fiere specialistiche in Europa.
Per informazioni Raffaele Capponi 3351251250

Sabato 25 giugno il Lago Trasimeno ospiterà, nel suggestivo scenario dell'Isola Polvese, l'evento clou, per quanto riguarda la nostra regione, della decima edizione della Giornata Nazionale dell'Agriturismo. Cia e Turismo Verde dell'Umbria hanno, infatti, organizzato un incontro tra imprenditori, amministratori e giornalisti per fare il punto sullo stato di un'attività in costante crescita quantitativa e qualitativa, che ha conosciuto, in Italia ma in particolare in Umbria, una notevole evoluzione. Sarà, quindi, l'occasione per ragionare, a un trentennio dalla prima disciplina del comparto – la prima legge nazionale risale al 1985 (legge n. 730 del 5 dicembre) mentre la prima legge regionale umbra è stata la n. 38 del 6 agosto 1987 – su quali siano oggi le effettive esigenze delle tante aziende agrituristiche operanti nelle diverse zone dell'Umbria e che, a ragione, rappresentano la più consistente innovazione del settore agricolo negli ultimi decenni. Basti pensare che si è passati dai 13 agriturismi del 1987 agli oltre 1.300 di oggi con una costante ed inarrestabile crescita sia degli arrivi che delle presenze che, nel 2014, hanno superato le considerevoli cifre, rispettivamente, di 241mila e 852mila unità (fonte: Regione Umbria). Inoltre l'incontro dell'Isola Polvese, cui parteciperanno il presidente regionale della Cia dell'Umbria Domenico Brugnoni, l'assessore regionale all'Agricoltura Fernanda Cecchini, il sindaco di Magione in rappresentanza della Conferenza dei sindaci del Trasimeno Giacomo Chiodini ed il presidente di Turismo Verde Umbria Giampiero Rosati, sarà l'occasione per verificare quali strumenti mettere in campo per sostenere il comparto attraverso un'intelligente utilizzazione delle Misure e degli Interventi previsti dal nuovo Programma Regionale di Sviluppo Rurale.

In allegato: programma dell'inziativa

Situazione fuori controllo, danni per agricoltori e pericolo per i cittadini

La Cia lancia un grido d'allarme sul problema degli ungulati, ma anche delle nutrie, che minano i campi e la sicurezza pubblica. Il duro monito dell'organizzazione agricola: "Sono tre anni che denunciamo lo stato di emergenza. Le Istituzioni hanno fatto troppo poco a livello normativo e operativo, torneremo a manifestare in Umbria, Marche, Toscana ed Emilia. Da prendere in esame anche l'intervento dell'Esercito in alcune aree del Paese".

Rischiamo che la nostra non sia solamente una provocazione: di questo passo potremmo chiedere l'intervento dell'Esercito, per evitare che gli animali selvatici -dopo aver flagellato i campi coltivati, facendo milioni di euro di danni- divengano anche un problema per la sicurezza pubblica. Così la Cia-Agricoltori Italiani torna a denunciare con forza il problema della fauna selvatica nelle campagne del Paese.
Animali ingovernabili continuano a fare danni in molte regioni. Il bilancio già pesantissimo per l'agricoltura potrebbe aggravarsi anche quest'anno, con il pericolo anche per le persone. Un capitolo, quello di cinghiali e altre specie selvatiche che hanno causato in Italia anche eventi luttuosi, che sarebbe gravissimo qualora si ripetessero.
Le normative varate sulla gestione del fenomeno -sottolinea la Cia- non si stanno rivelando risolutive. Occorre un intervento immediato delle Istituzioni commisurato alla pericolosità dell'attuale situazione, che con l'arrivo dell'estate avrà un peggioramento fisiologico.
Da un primo monitoraggio del territorio effettuato dalla Cia giungono segnalazioni di coltivazioni e allevamenti minacciati da cinghiai e lupi. Ma anche roditori come nutrie stanno provocando significativi danni. Non escludiamo -avverte la Confederazione- così come già avvenuto in Toscana, che potremmo scendere di nuovo in piazza nei prossimi giorni in regioni come l'Emilia, le Marche e l'Umbria (dove la situazione è da bollino "rosso"), qualora i nostri continui appelli rimangano inascoltati.
E' urgente che si attivino, tempestivamente, tavoli di concertazione con il Governo e le Regioni per trovare contromisure a questa piaga che non è risolvibile solo con azioni ordinarie, o peggio con disposizioni che rimangono sulla carta. La fauna selvatica -conclude la Cia- non crea solo perdite materiali agli agricoltori, ma provoca incidenti stradali gravi e minaccia l'incolumità dei cittadini.

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