GIOVEDI' 5 MAGGIO GRANDE MANIFESTAZIONE DI PROTESTA NELLA CAPITALE
Presidio degli agricoltori della Cia a Roma davanti ad Agea
Migliaia di agricoltori italiani scenderanno in Piazza per denunciare i gravi ritardi di Agea nei pagamenti dei contributi comunitari Domanda Unica e PSR. Con i prezzi dei prodotti bassi all'origine e con i costi di produzione alle stelle sotto la scure di una burocrazia soffocante migliaia di Aziende italiane rischiano di chiudere i battenti. La Confederazione italiana agricoltori, prendendo atto della impossibilità di ottenere una risposta positiva da Agea in merito ai gravissimi ritardi nella erogazione dei pagamenti degli aiuti, ha indetto una grande manifestazione nazionale che si terrà giovedì 5 maggio, in contemporanea, in tre città: a Roma per le regioni del Centro Italia con Organismo pagatore Agea; a Bologna per le regioni del Centro-Nord Italia; a Catanzaro per la Calabria ed altre aree del Sud. Tra l'altro il permanere di numerosi blocchi informatici legati a presunte anomalie delle Domande Uniche PAC o del PSR (misure agroambientali tabacco e biologico in primis per l'Umbria) e l'assenza di un qualsiasi segnale di risoluzione della annosa questione "Bonifica", stanno "stressando" oltremodo anche il presidio tecnico dei tanti funzionari regionali e territoriali del CAA-CIA, inermi di fronte ad un Sistema, quello Agea, elefantiaco e farraginoso. La Cia nazionale pertanto, raccogliendo le proteste che si levano dai territori e segnatamente dall'Umbria, dove da anni gli agricoltori lamentano danni per eccesso di burocrazia e ritardi, ha deciso di organizzare una manifestazione per dare maggiore voce all'azione politico-sindacale nei confronti di Agea e del Ministero delle Politiche agricole, responsabili di non dare soluzione al problema neanche con l'avvio della nuova programmazione 2014-2020.
La Cia dell'Umbria organizza pullman gratuiti per la partecipazione Per info: 075 7971056, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Il 3 maggio pubblica audizione sulla modifica del disciplinare di produzione del vino Doc

Martedì 3 maggio alle ore 11 si svolgerà a Montefalco, nella Sala Consiliare del Comune, una pubblica audizione per valutare la proposta al disciplinare di produzione dei vini "Montefalco" a denominazione di origine controllata, che sarà messa a disposizione, in quella circostanza, dal Consorzio di tutela.

All'incontro parteciperanno Lodovico Tarmati del Ministero delle Politiche agricole, Ezio Pelissetti del Comitato Nazionale Vini Dop e Igp ed un rappresentante della Regione Umbria.

L'audizione è aperta a tutti i produttori ed a tutti gli interessati all'argomento. 

Le imprese della Cia non mollano, anzi rilanciano per accettare le sfide del futuro e cercare quelle nuove opportunità indispensabili a generare reddito. Lo fanno, e lo hanno ribadito anche nel corso di un convegno nell'ambito di Agriumbria 2016, rivendicando la centralità del proprio ruolo all'interno di una filiera che non fa più riferimento soltanto alla produzione di cibo. La nuova frontiera, come ha ribadito il presidente regionale Brugnoni, è diventata quella della valorizzazione del paesaggio, della tutela dell'ambiente, della salvaguardia del territorio, ma anche dei servizi alla imprese, ai cittadini e alle zone rurali. Il futuro passa da questi scenari, che rendono ancora più urgente la necessità di affrontare il mercato con strutture di rete, in grado di fare dell'aggregazione una strategia vincente, tanto più in una regione piccola come l'Umbria.Una strada per certi versi obbligata, lungo la quale gli agricoltori vorrebbero certezze dai propri interlocutori, in primo luogo chi – istituzionalmente – dovrebbe essere al loro fianco.
L'indice è puntato, come hanno scritto in un ordine del giorno consegnato all'assessore regionale all'Agricoltura, Fernanda Cecchini, contro l'Agea "che costituisce da tempo un elemento di forte debolezza nel sistema della erogazione degli aiuti agli agricoltori in almeno 12 regioni italiane". I perduranti ritardi nelle erogazioni da parte di Agea, "annullano non solo gli sforzi compiuti dalla Regione Umbria per approvare in tempi record le misure a superficie del nuovo PSR, ma rischiano di vanificare specifiche programmazioni strategiche quali il Piano regionale zootecnico e il Progetto speciale Olio in fase di avvio". Non solo denuncia, però, ma anche proposte per un futuro da protagonisti durante il convegno alla sala Maschiella del Centro Congressi di Agriumbria. Di fronte a centinaia di agricoltori, il presidente regionale della Cia Domenico Brugnoni, il responsabile nazionale dell'ufficio fiscale Cia Massimo Bagnoli, Manuel Vaquero Pineiro dell'Università di Perugia, l'assessore regionale Cecchini e il direttore generale delle Casse di Risparmio dell'Umbria Pietro Buzzi hanno offerto chiavi di lettura e spunti di grande interesse. E gli imprenditori agricoli dell'Umbria hanno fatto capire di esserci, di voler fare squadra nell'interesse delle proprie aziende.Non a caso, nei prossimi mesi, la Cia organizzerà degli incontri a livello territoriale per mettere ulteriormente a fuoco le opportunità di reddito possibili per l'agricoltura del terzo millennio.

Articolo di Mauro Barzagna (Corriere dell'Umbria)

Le interviste e le immagini di AviNews al link https://www.youtube.com/watch?v=J99ucFm2YLw

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