Un nuovo punto di riferimento per gli imprenditori agricoli e per il cittadino. È stata inaugurata giovedì 11 aprile la nuova sede di Cia a Gualdo Tadino, in via Flaminia 189/200. «Esprimo grande soddisfazione per aver scelto un ufficio situato in una zona ben visibile dalla Flaminia – ha detto Stefano Facchini segretario Cia Alto Chiascio -. Uno spazio facilmente accessibile e dotato di ampi spazi di parcheggio per facilitare la fruizione dei servizi di Cia da parte di associati e non solo.

Prosegue il lavoro di radicamento della nostra organizzazione in Umbria con lo scopo di creare un punto di riferimento importante e sviluppare il dialogo, il confronto e l'assistenza. Mi auguro che questo serva anche come volano di sviluppo affinché sempre più utenti possano godere dei nostri servizi professionali rivolti soprattutto alle imprese agricole, ma anche ai cittadini attraverso i nostri punti Caf e Inac per assistenza alla persona, come ad esempio la dichiarazione dei redditi o Isee, o come assistenza ai pensionati».

Al taglio del nastro erano presenti anche il presidente di Cia Umbria e vice presidente nazionale Matteo Bartolini e i sindaci Massimiliano Presciutti (Gualdo Tadino) e di Giampiero Fugnanesi (Sigillo).

Presciutti ha ringraziato Cia per aver investito nella città. «Quando si danno servizi di qualità con grande competenza i risultati arrivano. L'auspicio è che questo sia solo l'inizio di un nuovo percorso importante che veda l'associazione e gli agricoltori protagonisti di una nuova fase in questo territorio. Alla base di tuto c'è la volontà di dare risposte ad un territorio e fare squadra insieme facendo comunità».
Fugnanesi ha parlato dell'importanza della presenza sul territorio, della valorizzazione per stare sempre più vicino alle imprese agricole locali. Esserci e dare servizi migliori, anche in fatto di accessibilità, è un fattore importante».

PERUGIA - Partendo dal dialogo strategico sul futuro dell'agricoltura lanciato dalla Comunità europea, una riflessione su come favorire agli agricoltori e alle comunità rurali in cui vivono una prospettiva migliore e un tenore di vita equo. Per spezzare la catena malata del cibo, ovvero i redditi bassi per i produttori e i prezzi del consumo alle stelle. E' il tema portato da Cia Umbria alla seconda giornata di Agriumbria a Umbria Fiere.

«Le proteste che abbiamo visto diffondersi in tutta Europa – ha detto il presidente di Cia Umbria Matteo Bartolini - hanno fatto sì che la commissione europea lanciasse una nuova proposta per cercare di semplificare l'attuale politica europea comunitaria.

Il 96 per cento delle aziende agricole europee sono a carattere familiare. Persone che devono essere aiutare in funzione di un ricambio generazionale sempre più necessario».

Dal palco il presidente Bartoli ha chiesto all'assessore Morroni tre impegni per l'agricoltura regionale: la ricognizione dei terreni demaniali non utilizzati così da essere dati gratuitamente ai giovani agricoltori. La seconda richiesta è il finanziamento del fondo per le cooperative di comunità, utili tra l'altro anche per la costituzione di comunità del cibo. Infine, Bartolini ha chiesto all'assessore regionale, l'avvio della procedura europea per il riconoscimento della torta al testo dop Utile a togliere il grano umbro dalle dinamiche di prezzo globali.

Il dibattito ha visto la partecipazione del vice capo unità Prospettive politiche Dg Agricoltura e Sviluppo Rurale della Commissione europea, Ricard Ramon i Sumoy, il capo dipartimento politiche europee e internazionali dello sviluppo rurale del ministero dell'Agricoltura, Giuseppe Blasi, l'assessore delle politiche agricole della Regione Umbria, Roberto Morroni e l'autorità di gestione Psr Regione Umbria, Franco Garofalo. Le conclusioni, invece, sono state fatte dal presidente nazionale di Cia Cristiano Fini.

L'agricoltura sociale è, invece, al centro del dibattito di domenica 7 aprile, dalle ore 9.30 in sala Europa, al convegno "Verso gli Stati generali dell'agricoltura sociale in Umbria" in collaborazione con l'Università degli Studi di Perugia.

Previsti gli interventi del presidente Bartolini, di Gaetano Martino, direttore del dipartimento dei Scienze agrarie, alimentari e forestali dell'Università degli studi di Perugia, Annamaria Torquati del Dsa3, che porterà l'esempio della regione Emilia Romagna in materia di agricoltura sociale.

Seguirà una tavola rotonda, moderata dal professor di Scienze Politiche Andrea Tittarelli, con il funzionario regionale Giorgio Leti Acciaro, Marco Romanelli de La Rondine a Maccarello e Giulio Massini dell'azienda agricola Microcosmo, la dottoressa Laura Ferranti della USL Umbria 2, la presidente della Commissione permanente Welfare di Anci Umbria Edi Cicchi, Andrea Bernardoni in rappresentanza di Legacoopsociali Umbria e Lorenzo Mariani di Confcooperative Umbria.

PERUGIA - Salvare l'agricoltura per salvare il futuro. L'agricoltura e le sue criticità ancora al centro del dibattito di Cia Agricoltori italiani dell'Umbria durante le giornate di Agriumbria, la mostra mercato dell'agricoltura e della zootecnica a Umbriafiere dal 5 al 7 aprile.

«Del futuro nostro parleremo - ha detto il presidente di Cia Agricoltori italiani dell'Umbria e vice presidente nazionale Matteo Bartolini -. Sì, perché gli interessi degli agricoltori non sono fondamentalmente contrari al Green Deal, alla strategia Farm To Fork o a una futura PAC che sostenga una transizione verde. Questo equivoco è spesso diffuso da grandi lobby agroalimentari e partiti politici che cercano di sfruttare le attuali tensioni. Servono degli aggiustamenti politici e gli strumenti finanziari giusti per vincere le partite, altrimenti le giochiamo ma le perderemo tutte. Abbiamo lottato fin dalla nostra nascita per rivendicare un riconoscimento dignitoso della persona e della famiglia che lavora in agricoltura e continueremo a farlo. L'agricoltura sta attraversando una fase particolarmente delicata nella quale agli strutturali problemi di equa distribuzione del valore lungo la filiera, si vanno a sommare anche l'estrema volatilità dei prezzi e dei costi, delle rese e delle qualità dei prodotti ottenuti. Le questioni sono tante e su più fronti. Servono strategie di breve periodo perché le aziende agricole sono allo stremo, ma servono strategie di lungo periodo per superare questi problemi strutturali».

GLI APPUNTAMENTI
Si parte sabato 6 aprile con il convegno "Agricoltura bene comune: verso un futuro più equo per agricoltori e comunità rurali" (9.30 nella Sala Maschiella): una riflessione che parte dal dialogo strategico sul futuro dell'agricoltura europea lanciato dalla Commissione europea. Il dibattito, che vedrà anche un focus anche sulle novità dal fronte europeo e le proposte di modifica della Pac da parte della commissione europea,
vedrà l'introduzione ai lavori di Matteo Bartolini, presidente di Cia Umbria e vice presidente nazionale, il vice capo unità Prospettive politiche Dg Agricoltura e Sviluppo Rurale della Commissione europea, Ricard Ramon i Sumoy, il capo dipartimento politiche europee e internazionali dello sviluppo rurale del ministero dell'Agricoltura, Giuseppe Blasi, l'assessore delle politiche agricole della Regione Umbria, Roberto Morroni e l'autorità di gestione Regione Umbria, Franco Garofalo. Le conclusioni saranno quelle del presidente nazionale di Cia Cristiano Fini.

Domenica 7 aprile dalle ore 9.30 in sala Europa, il convegno "Verso gli Stati generali dell'agricoltura sociale in Umbria" in collaborazione con l'Università degli Studi di Perugia. Previsti gli interventi del presidente Bartolini, di Gaetano Martino, direttore del dipartimento dei Scienze agrarie, alimentari e forestali dell'Università degli studi di Perugia, Annamaria Torquati del Dsa3, che porterà l'esempio della regione Emilia Romagna in materia di agricoltura sociale.
Seguirà una tavola rotonda, moderata dal professor di Scienze Politiche Andrea Tittarelli, con il funzionario regionale Giorgio Leti Acciaro, Marco Romanelli de La Rondine a Maccarello e Giulio Massini dell'azienda agricola Microcosmo, la dottoressa Laura Ferranti della USL Umbria 2, la presidente della Commissione permanente Welfare di Anci Umbria Edi Cicchi, Andrea Bernardoni in rappresentanza di Legacoopsociali Umbria e Lorenzo Mariani di Confcooperative Umbria.

Ufficio stampa Cia Umbria
Cristiana Mapelli 338 3503022

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