Cia Umbria continua con il suo impegno nella progettazione Europea rivestendo il ruolo di coordinatore del progetto Erasmus+ Milimat 2022-1-IT01-KA220-VET-000087098: Migrants Labour Insertion in Multicultural Agricultural Teams, che porterà alla realizzazione di un pacchetto formativo europeo open source rivolto sia agli imprenditori agricoli che ai migranti coinvolti in attività lavorative agricole. L'obiettivo è quello di realizzare un modello formativo che faciliti l'integrazione dei migranti nelle comunità rurali Europee.
Il progetto che vede coinvolti insieme a Cia umbria altri cinque partner europei: COAG Jaen SPAGNA, ON PROJECT SPAGNA, pistes solidaires Francia, INASO – PASEGES Grecia and Compass GmnH Austria ha iniziato il suo lavoro nel kick off meeting tenutosi a Granada lo scorso 1 dicembre che ha permesso ai partner di gettare le basi comuni su cui lavorare nel prossimo biennio.
Milimat nasce dall'esigenza di rispondere ad una serie di bisogni emergenti nel contesto europeo: da un lato il settore agricolo europeo necessita di manodopera agricola sempre più difficilmente reperibile sui territori nazionali, dall'altro lato ci troviamo di fronte all'esigenza di integrazione ed inclusione dei migranti nei vari stati europei. In questo contesto il progetto Milimat vuole promuovere una integrazione di qualità fornendo gli strumenti adatti a domanda ( aziende agricole) e offerta di manodopera ( migranti) per la realizzazione di una inclusione ed integrazione di qualità portando benefici ad entrambi e alla comunità rurale nel suo insieme.
Nel panorama italiano ricordiamo che i migranti vengono inclusi tra i soggetti svantaggiati e che possono essere ricompresi all'interno delle attività di agricoltura sociale che anche in questo ambito potrebbe svolgere un ruolo di traino verso una inclusione reale di tale target.
Dall'Assemblea nazionale dedicata, l'appello per il cessate il fuoco. Conseguenze devastanti su famiglie, aziende e territori. Adesione alla Marcia PerugiAssisi
Assisi, 30 nov – Dall'immediata disponibilità per l'accoglienza dei profughi ucraini, rispondendo alle richieste di Comuni ed enti locali in Italia, alla raccolta di beni di prima necessità come prodotti per l'infanzia con il Banco Alimentare e la Caritas. Da Nord a Sud del Paese e sin dall'inizio del conflitto con la Russia, sono state queste solo che alcune delle iniziative di Anp, l'Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori Italiani, che oggi lancia, da Assisi, anche il "Manifesto per la Pace" il primo, a livello nazionale, a firma della categoria e come rinnovato appello, più forte e corale, al cessate il fuoco.
Dalla culla del francescanesimo, in occasione dell'annuale Assemblea dal titolo "Prima di tutto la Pace!" arriva, dunque, da Anp-Cia, la ferma condanna dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e l'impegno formale, nero su bianco, affinché resti alta l'attenzione soprattutto sulle terribili ripercussioni sociali ed economiche di una guerra che ha già fatto decine di migliaia di morti, tra civili e soldati, e oltre 6 milioni di sfollati.
GLI EFFETTI DELLA GUERRA - Una mano tesa, quindi, da parte di Anp-Cia e suoi 400 mila iscritti in tutta Italia, nei confronti delle popolazioni coinvolte, vittime allo stesso modo di una logica perversa e crudele di sopraffazione che se non fermata, finirà per costare, solo all'Ucraina, più di 11 milioni di poveri. Un'escalation delle tensioni che ha già fatto chiudere oltre il 50% delle imprese nazionali e messo in estrema difficoltà le restanti, dovendo fare i conti con città distrutte, infrastrutture ed edifici bombardati e per danni che superano i 300 miliardi di dollari. E, ancora, strade inutilizzabili per 25 mila km e almeno 10 anni davanti, prima di poter tornare a coltivare nell'Ucraina granaio d'Europa.
Una tragedia dalle proporzioni enormi le cui conseguenze stanno pesando a livello globale, prima di tutto in Italia. Da mesi, i rincari sulle materie prime, soprattutto di luce e gas per rischi e speculazioni sulle forniture, e i costi di produzione, trasformazione e logistica fuori misura, stanno compromettendo la tenuta di tante imprese sul territorio. Inoltre, il balzo dell'inflazione schizzata fino a 12 punti percentuali (+11,9%) a ottobre, sta avendo effetti devastanti sul portafoglio degli italiani che da inizio 2022 hanno speso 9,7 miliardi in più per il carrello della spesa alimentare e sta incrementando non solo le disuguaglianze, ma anche le situazioni di indigenza, già ai massimi storici con 5,6 milioni di persone in povertà assoluta nell'ultimo anno.
IL MANIFESTO PER LA PACE - Per Anp-Cia con il "Manifesto per la Pace" serve, dunque, quel dialogo tra grandi potenze, più volte sollecitato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e Governi a lavoro su trattative concrete, incessantemente richiamati, da Papa Francesco, alla fine degli armamenti. Occorre ogni sforzo possibile, dice Anp-Cia, per attivare la diplomazia e affermare il valore fondamentale della pace nella coscienza morale e sociale delle persone, guardando al destino, tutto da ricostruire, di intere popolazioni in territori di conflitto, non solo a Est dell'Europa.
E' alla costruzione di una nuova organizzazione economica, capace di produrre coesione, giustizia sociale, rispetto dell'ambiente e più attenzione ai diritti, che guarda l'Associazione nazionale pensionati di Cia, ben consapevole del ruolo che su questo fronte, negli anni del dopoguerra, ha sempre avuto in Italia, proprio il mondo agricolo, contribuendo al rafforzamento della democrazia.
Per questo, proprio da Assisi, Anp-Cia chiama a raccolta voci autorevoli del panorama nazionale, a cominciare da Padre Enzo Fortunato, Emanuele Fiano e Pietro Del Re a Francesca Di Maolo, presidente Istituto Serafico di Assisi e Flavio Lotti, coordinatore nazionale "Tavola della Pace", Comitato promotore della "Marcia PerugiAssisi", realtà che, da oggi, possono contare sull'adesione di Anp-Cia.
LE DICHIARAZIONI - "Siamo in 250 ad Assisi -ha detto il presidente nazionale di Anp-Cia, Alessandro Del Carlo- per ribadire la missione dell'Associazione dei pensionati a sostegno della pace. Costituisce il primo punto del nostro ultimo documento assembleare e continueremo ad anteporla a tutto, ora anche con un Manifesto, perché cruciale alla democrazia, contro ogni sopraffazione, a tutela della sicurezza alimentare tra i diritti inalienabile, ma purtroppo oggi strumento di ricatto e pressioni".
"E' sempre più urgente proseguire e intensificare lo sforzo diplomatico per fermare la guerra in Ucraina -ha dichiarato il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini-. Contro un conflitto che non accenna a placarsi, è necessario riaffermare universalmente l'impegno per la pace. Capi di Stato, istituzioni, organizzazioni facciano fronte comune -ha concluso- per far finire questa tragedia che vede famiglie e imprese pagare un prezzo altissimo e non più accettabile. La pace si costruisce solo insieme".
"L'economia non può continuare così -ha detto Padre Enzo Fortunato- a sostenere i ricchi e indebolire chi vive già in povertà. Siamo a un punto di non ritorno, o si cambia o si muore. Una politica seria dovrebbe, quindi, misurarsi su questo obiettivo: ridurre la povertà. Serve la pace, che genera giustizia e benessere".
"La vicinanza e l'adesione che ci arriva così forte dai pensionati di Anp-Cia ha un valore unico e tangibile -ha dichiarato Flavio Lotti, coordinatore nazionale 'Tavola della Pace', Comitato promotore 'Marcia PerugiAssisi'-. Continuiamo un cammino insieme che si deve nutrire di vita e cura dei fragili e dell'ambiente. Nessuno sa farlo meglio degli agricoltori, risorsa preziosa per la pace, che dobbiamo costruire prima di tutto come persone, ogni giorno".
Mercoledì 30 novembre, durante l'assemblea annuale, una Tavola rotonda dedicata all'impegno contro la guerra
PERUGIA – "Prima di tutto la Pace!" lo dice a gran voce Anp, l'Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori Italiani che dedica all'impegno contro la guerra, per un mondo più giusto e inclusivo, la sua Assemblea annuale, che si terrà, non a caso, ad Assisi, mercoledì 30 novembre alle 14:30.
Appuntamento a Santa Maria degli Angeli, presso l'Hotel Cenacolo (Viale Patrono d'Italia, 70) con l'incontro che sarà inaugurato da Matteo Bartolini, presidente Cia Umbria; Stefania Proietti, sindaco di Assisi e Alfio Bicchi, presidente Anp-Cia Umbria.
A introdurre i lavori, invece, sarà il presidente nazionale di Anp-Cia, Alessandro Del Carlo, con a seguire gli interventi di Pina Terenzi, presidente nazionale di Donne in Campo-Cia; Enrico Calentini, presidente nazionale Agia-Cia.
Tavola rotonda, poi, al centro dell'Assemblea con la partecipazione di Pietro Del Re, giornalista inviato di guerra de La Repubblica; Emanuele Fiano, scrittore; Padre Enzo Fortunato, Frate francescano; Francesca Di Maolo, presidente Istituto Serafico di Assisi; Flavio Lotti, coordinatore nazionale "Tavola della Pace" Comitato promotore Marcia PerugiAssisi.
I lavori chiuderanno alle 16:30 con l'intervento del presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini.
Cia Agricoltori italiani dell'Umbria
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