GLI APPUNTAMENTI

Si parte sabato 6 aprile con il convegno "Agricoltura bene comune: verso un futuro più equo per agricoltori e comunità rurali" (9.30 nella Sala Maschiella): una riflessione che parte dal dialogo strategico sul futuro dell'agricoltura europea lanciato dalla Commissione europea. Il dibattito vedrà l'introduzione ai lavori di Matteo Bartolini, presidente di Cia Umbria e vice presidente nazionale, il vice capo unità Prospettive politiche Dg Agricoltura e Sviluppo Rurale della Commissione europea, Ricard Ramon i Sumoy, il capo dipartimento politiche europee e internazionali dello sviluppo rurale del ministero dell'Agricoltura, Giuseppe Blasi, l'assessore delle politiche agricole della Regione Umbria, Roberto Morroni e l'autorità di gestione Regione Umbria, Franco Garofalo. Le conclusioni saranno quelle del presidente nazionale di Cia Cristiano Fini.

Domenica 7 aprile dalle ore 9.30 in sala Europa, il convegno "Verso gli Stati generali dell'agricoltura sociale in Umbria" in collaborazione con l'Università degli Studi di Perugia. Previsti gli interventi del presidente Bartolini, di Gaetano Martino, direttore del dipartimento dei Scienze agrarie, alimentari e forestali dell'Università degli studi di Perugia, Annamaria Torquati del Dsa3, che porterà l'esempio della regione Emilia Romagna in materia di agricoltura sociale.

Seguirà una tavola rotonda, moderata dal professor di Scienze Politiche Andrea Tittarelli, con il funzionario regionale Giorgio Leti Acciaro, Marco Romanelli de La Rondine a Maccarello e Giulio Massini dell'azienda agricola Microcosmo, la dottoressa Laura Ferranti della USL Umbria 2, la presidente della Commissione permanente Welfare di Anci Umbria Edi Cicchi, Andrea Bernardoni in rappresentanza di Legacoopsociali Umbria e Lorenzo Mariani di Confcooperative Umbria.

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Cristiana Mapelli

GIORNALISTA, UFFICIO STAMPA
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Riflettiamo anche sull'importanza di una relazione sana e consapevole con il cibo». Lo ha detto Matteo Bartolini presidente di Cia Umbria

«Valore dell'alimento anche in chiave di agricoltura e valorizzazione dei prodotti made in Umbria che sono i punti cardine del Mercato agricolo dell'Arco Etrusco in piazza Puletti a Perugia che ospita ogni venerdì i produttori agricoli della filiera corta».

«L'educazione alimentare non riguarda solo ciò che mettiamo nel nostro piatto, ma anche la consapevolezza di come le nostre scelte influenzano la nostra salute e l'ambiente. Dobbiamo parlare ai consumatori del futuro, l'importanza di una dieta bilanciata, sostenibile e rispettosa delle risorse è fondamentale per il loro benessere e per quello del pianeta.

Bisogna promuovere programmi educativi che pongano l'accento su una corretta alimentazione, che insegnino la provenienza e la stagionalità dei cibi, incoraggiando così scelte più consapevoli. Un piccolo passo nell'educazione alimentare oggi potrebbe trasformarsi in grandi cambiamenti per un futuro più sano e sostenibile. Insieme possiamo costruire un futuro in cui il cibo sia fonte di nutrimento e gioia».

PERUGIA - «Oggi più che mai è fondamentale informare e coinvolgere la cittadinanzariguardo l'importanza di adottare stili di vita corretti come il movimento fisico, l'alimentazionesana e il controllo dei parametri fondamentali, per prevenire, individuareecuraretempestivamente eventuali fattori di rischio verso l'obesità». Lo ha dichiarato il presidente diAgricoltori italiani dell'Umbria e vicepresidente nazionale, Matteo Bartolini, in occasionedella Giornata mondiale dell'obesità che cade il 4 marzo. «Nei giovani, ma anche nelle lorofamiglie, serve far scattare un cambiamento culturale profondo e l'adozione di comportamentialimentari sani e sostenibili. Bisogna informare e promuovere una correttaeducazionealimentare e corretti stili di vita già in ambito scolastico, ma anche investire maggiori risorseper le mense scolastiche. La priorità deve essere la maggior qualità del cibo offertoal bambino,non il minor prezzo, sempre più spesso alla base dei bandi per la gestione delle mensepubbliche. Una rivoluzione culturale che da una parte promuova l'educazione alimentarenellescuole e che abbia il duplice scopo di formare il bambino e reindirizzare le famiglieversoscelte d'acquisto tanto sul prezzo che sulla qualità e salubrità dei prodotti agricolieagroalimentari».
Secondo la ricerca di Cittadinanzattiva APS, infatti, il numero di persone in sovrappeso e affette da obesità è in costante crescita in tutto il mondo. In Italia si stima che le persone in sovrappeso siano il 46,3% della popolazione, mentre le persone obese rappresentano l'11,4% (2022, dati Istat) per un costo sociale attuale di circa 28 miliardi di euro. Inoltre il 27,2% dei bambini e ragazzi tra i 3 e 17 anni risulta essere in sovrappeso o addirittura obeso. Non si tratta solo di inestetismo: il sovrappeso incontrollato può portare all'obesità, una patologia che può comportare lo sviluppo di gravi complicanze (si stima sia responsabile di circa l'80% dei casi di diabete, del 55% dei casi di ipertensione, del 35% di casi di cardiopatia ischemica e del 35% dei Tumori).
Secondo Paola Giulivi, segretaria regionale di Cittadinanzattiva Umbria «La sfida della prevenzione ha bisogno del coinvolgimento attivo dei cittadini, del loro ruolo da protagonisti per promuovere scelte di vita sana, ma anche per incrementare una cultura del rispetto e dell'accettazione di tutti i corpi. Dobbiamo smettere di giudicare le persone in base all'aspetto fisico. Promuovere la dieta mediterranea inoltre significa contrastare il cibo spazzatura e lo stile di vita obesogeno. »
«È con questo obiettivo » conclude Bartolini «che Cia Umbria ha decisodi impegnarsialfianco di Cittadinanzattiva per contribuire ad abbattere lo stigma e i pregiudizi legati all'obesità, che spesso rischiano di frenare la presa di coscienza di chi ne soffre e ostacolare il percorso di cura, appurato che l'insorgere di sovrappeso patologicofrequentementedipende da una carente educazione rispetto alla corretta alimentazione».

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