L'appuntamento settimanale in piazza Puletti a Perugia torna ogni venerdì con orario 12- 19

Ortofrutta, farine e pane, conserve, zafferano, uova, formaggi. C'è anche il laboratorio per bambini a cura del Museo del Giocattolo

PERUGIA – Un omaggio alle stagioni e ad un appuntamento che torna e si rinnova. Da questo venerdì 22 settembre il Mercato dell'Arco Etrusco riprende il via con l'orario 12 – 19. Dopo un breve periodo caratterizzato dal caldo estivo e dove si è reso necessario ridurre l'orario del mercato agricolo settimanale organizzato da Cia Agricoltori Italiani dell'Umbria in piazza Puletti (piazza Grimana) a Perugia, ora si torna alla formula originaria. "Benvenuto Autunno, bentornato Mercato" è il claim con cui il Mercato dell'Arco Etrusco riapre la nuova stagione con i suoi appuntamenti: un'occasione per conoscere i produttori agricoli della filiera corta, veri protagonisti del mercato agricolo settimanale, e i loro prodotti.

Ortofrutta, farine e pane, miele, conserve, zafferano, uova, formaggi sono alcuni dei protagonisti del mercato settimanale che ha dato il via al progetto "Farm@Cia". Spazio anche all'agricoltura sociale e ai progetti che agevolano l'inserimento lavorativo delle persone più fragili e svantaggiate rilanciando, allo stesso tempo, le aree rurali.

Un percorso che si fonda sui valori del rispetto della stagionalità delle produzioni, la qualità della materia prima, uniti ai concetti di filiera corta, rigenerazione urbana, promozione di stili di vita salutari e "AgriCultura", intesa come la diffusione di una cultura sostenibile del cibo.

Con l'occasione piazza Puletti torna ad essere un luogo di aggregazione e socialità per i perugini di ogni età. Dalle 16.30 alle17.30 il Museo del Giocattolo curerà uno speciale laboratorio dedicato ai più piccoli. Insieme a Giulia Zeetti, i bimbi impareranno a costruire la trottola utilizzando materiali da recupero, ovvero tappi da sughero da decorare con colori brillanti. Sarà possibile ammirare i diversi tipi di trottole e, al termine del laboratorio, "la trottola dei desideri": un momento di gioco collettivo. Dalle 17 degustazione di bruschetta e vino.

Cia offre ai cittadini che spenderanno 20 euro di spesa al Mercato l'accesso gratuito per un'ora al parcheggio a pagamento di Sant'Antonio, nei pressi della piazza.

Cia Agricoltori italiani dell'Umbria

Ufficio stampa

Cristiana Mapelli 338 3503022

PERUGIA - Due giornate dove sottolineare il calore culturale degli agricoltori e dell'agricoltura e riflettere sulle criticità delle aree interne. "Un'occasione importante dove riportiamo al centro le criticità delle aree interne che stanno subendo un maggiore spopolamento in quanto risultano più difficilmente vivibili a causa della carenza di servizi e la mancanza di infrastrutture che porta le famiglie e i giovani ad avvicinarsi ai centri invece che restare sul territorio" ha sottolineato Alfio Bicchi, presidente di Anp – Cia Umbria.

Per la dodicesima edizione della Festa del Pensionato del Centro Italia a cura dell'associazione nazionale pensionati (Anp) e Cia Agricoltori Italiani dell'Umbria, Todi, sabato 30 settembre e domenica Primo ottobre accoglierà i soci Anp di sette regioni d'Italia. Insieme Umbria, Abruzzo, Lazio, Marche, Molise, Sardegna, Toscana per una due giorni ricca di iniziative e di momenti di riflessione e socialità. Sabato, alle 16, presso il teatro comunale di Todi, si svolgerà il convegno "Servizi essenziali nelle aree interne" coordinato dal vice presidente nazionale vicario Anp – Cia Franco Fiori. Interverranno tra gli altri il sindaco di Todi Antonino Ruggiano, il presidente di Cia Umbria Matteo Bartolini, il presidente di Anp – Cia Umbria Alfio Bicchi, Francesca Cionco della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, il vice presidente della giunta regionale Roberto Morroni, il presidente Anci Umbria Michele Toniaccini, il direttore regionale per il coordinamento Pnrr Luca Federici. Le conclusioni saranno di Alessandro Del Carlo, presidente nazionale Anp – Cia. Giornata conclusiva, invece, domenica, dalle ore 9.30 in piazza del Popolo dove interverranno la parlamentare europea Francesca Peppucci e il sindaco Ruggiano insieme ai presidenti dell'Anp di Abruzzo, Lazio, Molise, Marche, Toscana, Sardegna e che vedrà le conclusioni del presidente di Cia nazionale Cristiano Fini. Non mancheranno momenti culturali, socialità e intrattenimento. Come la lettura della laude di Jacopone da Todi "Iubelo de core" e "Povertate Innamorata" da il professore emerito dell'Università degli Studi di Milano  Claudio Peri, sabato durante il convegno al teatro di Todi e lo spettacolo e la musica degli sbandieratori di Todi e della banda in piazza in programma domenica mattina.

 

In allegato: programma 

A rischio i vini simbolo del territorio umbro - Difficoltà nell'Orvietano, Ternano, Trasimeno, Montefalco – Spoleto dove c'è chi prevede un calo produttivo fino al 60 per cento

L'appello alla Regione: "Più risorse per mettere in sicurezza il reddito delle imprese vitivinicole"

PERUGIA – Iniziata in ritardo rispetto all'anno scorso la vendemmia 2023, per il vino sarà un'annata difficile.

Conseguenze degli effetti climatici, dove il caldo torrido e i nubifragi hanno danneggiato i vigneti compromettendo un territorio ai minimi termini e ritardando la maturazione delle uve, soprattutto quella a bacca bianca. Difficoltà nella zona di nell'Orvietano, nel Ternano e in quella di Montefalco – Spoleto, dove c'è chi prevede un calo produttivo fino al 60 per cento rispetto all'anno scorso e produzione scarsa nel Trasimeno.

A parlare sono le previsioni sulla vendemmia 2023 di Cia Agricoltori italiani dell'Umbria. A rischio, infatti, sono i vini simbolo del territorio umbro, come il Sagrantino di Montefalco

Le piogge del trimestre aprile - giugno hanno imperversato favorendo la diffusione della peronospora, temuta malattia della vite, e che ha colpito sia la produzione in biologico che quella in convenzionale.

La zona dell'Orvietano si stima che produrrà il 40 per cento in meno di vino. Nel complesso, le previsioni parlano di una produzione composta prevalentemente da vino Doc e produzioni minori per i vini ad indicazione geografica e quello varietale.

Situazione, forse, più difficile per i produttori di vino nella zona di Montefalco -Spoleto dove le previsioni descrivono una produzione inferiore fino al 60 per cento. Questo in quanto il Sagrantino è tra le varietà più suscettibili agli attacchi di peronospora sui grappoli perché è una fioritura anticipata. Produzione scarsa anche nel Ternano (con una perdita che arriva fino al 50 per cento) e nel Trasimeno (meno 40 per cento).

Insomma, le prime settimane di vendemmia confermano una produttività a macchia di leopardo dove fondamentale è stata la tempestività di intervento tecnico. Ora le condizioni climatiche nella parte della vendemmia influiranno ulteriormente per raggiungere buoni livelli quantitativi e qualitativi.

E poi c'è l'aumento dei costi a cui gli imprenditori agricoli stanno facendo fronte. "Il clima di quest'anno ci ha costretti a entrare più volte nel vigneto per intervenire e salvare il salvabile – spiega Nicola Chiucchiurlotto, imprenditore e responsabile per il settore vitivinicolo del comitato esecutivo regionale di Cia Umbria –. Questo ha comportato un aumento dei costi di manodopera e carburante, ad esempio, che si sommano già a quelli complessivi e all'inflazione. Ecco perché per le aziende viticole che hanno subito danni da attacchi di peronospora abbiamo chiesto alla Regione tra le altre cose una richiesta di supplemento al gasolio agevolato. Una vendemmia, questa, che rivendica l'esigenza di puntare sul monitoraggio dei dati climatici, l'assistenza tecnica e l'aggiornamento delle competenze degli imprenditori e sulla ricerca per aiutare alcune varietà ad essere più resistenti alle condizioni climatiche avverse che si presentano in stagioni difficili come questa".

"Sul fronte nazionale la quota di un milione di euro stanziati a livello nazionale per affrontare un problema che è già emergenza da Nord a Sud Italia risulta appare irrisorio – ha detto Matteo Bartolini, presidente di Cia Agricoltori dell'Umbria e vice presidente nazionale - . Chiediamo alla Regione Umbria di sollecitare l'esecutivo affinché vengano stanziate risorse adeguate dal Fondo di solidarietà nazionale utili a mettere in sicurezza il reddito delle imprese viticole da noi rappresentate".

Cia Agricoltori italiani dell'Umbria

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