Nell'ambito del progetto Horizon 2020 - INTACT, fi cui Cia mUmbria è coorganizzatore, prenderà il via a luglio la scula estiva sul programma " Innovazione e trasferimentio di conoscenze nella filiera del tartufo" .

La prima parte della Summer School, che si terrà dal 3 al 7 luglio 2023 presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Perugia, sarà incentrata su fundraising in agricoltura e ricerca e nnovazione e sugli strumenti economici e giuridici per il trasferimento tecnologico.

Sarà possibile seguire le lezioni sia in presenza che in streaming: per partecipare sarà necessario inviare una mail con nome, cognome, indirizzo mail e il tipo di frequenza a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Qui il programma completo https://shorturl.at/rAD16

A disposizione i consigli di una biologa nutrizionista per una dieta sana e portare a tavola i prodotti di stagione

PERUGIA - Come ogni venerdì in piazza Puletti torna il Mercato dell'Arco Etrusco: l'appuntamento settimanale a Perugia, dalle 12 alle 19. Non solo un mercato agricolo dove acquistare prodotti di stagione da 15 aziende agricole del territorio per promuovere filiere sostenibili dal punto di vista economico, ambientale e sociale, ma un mercato non convenzionale. L'iniziativa, organizzata da Cia Agricoltori italiani dell'Umbria, gode del patrocinio del Comune di Perugia e dell'Università per Stranieri e della collaborazione con le associazioni Assogaribaldi, Sant'Antonio – Porta Pesa e Vivi il Borgo.

Tra gli eventi collaterali di questo venerdì, dalle 12 alle 14.30 a disposizione i consigli della biologa nutrizionista Martina Ascani e alle 12, il Multiplier eventi del progetto Erasmus + #Creatours, al quale Cia Umbria partecipa come partner. Verranno, quindi, divulgati i risultati del progetto utili a imprenditori, manager e dipendenti di aziende agricole per lo sviluppo di attività innovative in ambito agrituristico.

Sono 15 le aziende agricole umbre, da nord a sud del territorio, e due le cooperative sociali che hanno creduto nel progetto e che ogni venerdì saranno presenti in piazza Puletti. Per l'ortofrutta l'azienda agricola Catarinucci Italo & Biagioni Angeli Sonia (Cannara), azienda Bragetti Marinella (Perugia), Ortoingiro (Valtopina), Agricola Nativa (Perugia). Tra i produttori di formaggi l'azienda agricola Gatto (Castiglione del Lago) mentre per i salumi Fattoria Nonna Maria (Montone) e l'agriturismo Faro Rosso (Gubbio). Ci sarà la vineria del Carmine (Umbertide) e la birra di Luppolo Made in Italy (Città di Castello). Presenti anche due realtà di agricoltura sociale, la Semente (Spello) e Ariel Cooperativa Sociale (Foligno), mentre a vendere legumi, cereali e pasta il Palombaio (Perugia) e la società agricola biologica "I Piani" di Generotti Carlo e Figli (Costacciaro). Per i prodotti da forno, zafferano, confetture e conserve l'agriturismo Il Corniolo (Corciano) e l'azienda agricola Di Mario Daniela (Montegabbione). Per l'occasione Cia offrirà ai cittadini che spenderanno 20 euro di spesa negli stand del Mercato l'accesso gratuito per un'ora al parcheggio a pagamento di Sant'Antonio, nei pressi della piazza.

Cia Agricoltori italiani dell'Umbria

Ufficio stampa

Cristiana Mapelli 338 3503022

L'allarme da Cia Agricoltori italiani dell'Umbria: "Attacchi settimanali: situazione decisamente fuori controllo, basta promesse e si agisca immediatamente"

PERUGIA – "Nell'Orvietano cervidi nelle vigne, nel Trasimeno volatili nei campi seminati, senza dimenticare i cinghiali e ora anche i lupi a Valfabbrica dove devastano i greggi di grande pregio, con danni ingenti alle aziende agricole. La situazione è decisamente fuori controllo, basta promesse e si agisca immediatamente". È quanto denunciato da Cia Agricoltori Italiani dell'Umbria a seguito degli ultimi attacchi dei selvatici che hanno compromesso zootecnia. Le ultime segnalazioni provengono da Valfabbrica dove gli allevamenti hanno subito ripetute incursioni di branchi di lupi.

"Le testimonianze parlano di attacchi da parte dei lupi nei confronti degli allevamenti umbri che si stanno facendo sempre più numerosi, addirittura almeno uno a settimana, apportando gravi danni agli allevatori della zona con gravi perdite economiche. C'è chi in pochi mesi ha già perso 40 animali.

C'è anche un'altra considerazione da fare: specialmente per gli ovini da latte o da carne, bisogna considerare il danno diretto, ovvero dall'animale predato, e quello indiretto, cioè lo stress e la paura che subisce il gregge con conseguenze come la minor produzione di latte o, per gli allevamenti di pollame, di uova. Pesanti perdite economiche che gli allevatori subiscono e per i quali, spesso, non è prevista alcuna forma di indennizzo. L'unica risorsa imprescindibile nella prevenzione delle predazioni da lupo sono i cani da guardiania, strumento fondamentale nell'ottica di migliorare la coesistenza tra il predatore e le attività di allevamento nel territorio.

Servono risarcimento rapidi e che dovrebbero, quindi, essere congrui ai danni diretti e indiretti subiti a sostegno delle aziende compromesse. Inoltre, la Regione dovrebbe supportare la difesa attiva dai lupi, investendo, ad esempio, su installazione delle recinzioni e impianti di elettrificazione".

Cia Agricoltori italiani dell'Umbria

Ufficio stampa

Cristiana Mapelli 338 3503022

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