Sabato 15 Dicembre dalle ore 9.30 presso Hotel park di Ponte San Giovanni si terrà l'assemblea regionale di ANABIO Umbria che in occasione dell'assemblea elettiva si propone di riflettere sul tema: IL GIUSTO PREZZO DEL BIOLOGICO ITALIANO.

Un panel in cui interverranno esperti del settore come Manuel Vaquero Piñeiro - Professore dell'Università degli studi di Perugia, Fabio Brescacin- Presidente EcorNaturaSì ed Oxfam Italia per rispondere alla domanda: quale dovrebbe essere il prezzo giusto per i beni agroalimentari BIO?

La CIA Umbria, attraverso ANABIO, vuole continuare a svolgere un ruolo da protagonista all'interno della filiera biologica portavoce di trasparenza e comunicazione attiva necessaria per comprendere e far comprendere il giusto prezzo dei beni alimentari biologici.

La campagna Oxfam "al giusto prezzo", uno degli esempi che muovono in questa direzione, verrà presentata come model e come indicatore della complessità e complementarità delle forze che necessitano di essere coinvolte per sensibilizzare la società su questi argomenti.

Un tema delicato che coinvolge aspetti sociali, economico ambientali ed etici. Mission di un biologico che si erge sempre di più a bandiera della SOSTENIBILITÀ'. Solo il GIUSTO PREZZO per gli agricoltori può consentire loro di continuare a garantire processi produttivi di qualità a beneficio dell'intera comunità

 

In allegato: programma dell'iniziativa

La Cia Umbria esprime soddisfazione per il raggiungimento dell'obiettivo a supporto e tutela degli agricoltori dell'area per le produzioni del Sedano Nero di Trevi e delle Canapine, territorio vocato al comparto ortofrutticolo intrinsecamente correlato ad un uso importante della risorsa idrica.

Con un investimento di oltre due milioni di euro finanziati dalla Regione Umbria, il Consorzio di Bonifica Umbra, rappresentato dal presidente Giuliano Nalli e dal vice-Presidente, nonché coordinatore di Giunta regionale di Cia Umbria, Massimo Sisani, provvederà ad eseguire le opere per l'ampliamento dell'impianto già esistente al distretto del cosiddetto Sedano Nero, sito nel Comune di Trevi, coltura di grande pregio coltivata nella zona ma fino ad oggi esclusa dall'impianto consortile.

Di particolare rilievo il tema del risparmio idrico e della sostenibilità ambientale.

Il progetto nel suo complesso infatti, prevede la dismissione dei pozzi di attingimento e il prelievo dai corpi idrici superficiali.

Con gli interventi di telecontrollo si provvederà a misurare le quantità d'acqua prelevate, mentre con l'installazione degli idrocontatori l'acqua ad uso irriguo potrà essere gestita in maniera autonoma dagli agricoltori sulla base delle proprie esigenze colturali, sempre sulla base dei quantitativi assegnati ad ognuno.

E' stato poi proposta la realizzazione di un impianto fotovoltaico a servizio delle pompe di sollevamento che consentirà lo scambio sul posto di energia elettrica, uno dei costi maggiori nella gestione dell'impianto.

A realizzazione avvenuta si avrà un impianto moderno, ed efficiente e dedicato ad una agricoltura di qualità e sostenibile che porterà importanti risparmi economici per le aziende agricole del territorio.

Perugia, 11 dicembre 2018

Le eccellenze umbre della Cia premiate per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio ambientale ed enogastronomico

A Roma, nella Protomoteca del Campidoglio, tra gli applausi e l'entusiasmo dei partecipanti, si è tenuta la cerimonia di premiazione del prestigioso premio Nazionale Bandiera Verde Agricoltura 2018, promosso dalla Confederazione Italiana Agricoltori (CIA). Il premio giunto alla XVI edizione, è stato conferito a tutte quelle realtà come, aziende agricole, comunità montane, parchi, regioni province e comuni, che si sono distinte nelle politiche di tutela, salvaguardia, promozione valorizzazione dell'ambiente e dell'agricoltura, ma anche nelle attività finalizzate a migliorare le condizioni di vita ed economiche di coloro che abitano le zone rurali e proteggono le tipicità enogastronomiche locali."Dopo il sisma e le grandi perdite subite non credevamo di poter ripartire cosi rapidamente e di riuscire addirittura a comunicare questo impegno tanto da riceverne un premio. La Cia dell'Umbria ci ha affiancati in questo percorso dimostrando di conoscere bene il proprio territorio e le aziende che vi operano, senza il suo supporto non saremmo di certo qui oggi" - dichiara Lorenzo Battistini titolare dell'Azienda Agricola Bosco Torto vincitore del premio. Lorenzo e Ilaria, i titolari dell'Azienda che produce zafferano a San Pellegrino di Norcia, si sono armati di coraggio e dopo che il terremoto ha distrutto la loro azienda e i loro laboratori hanno recuperato i bulbi sotto le macerie, li hanno piantati ed essiccati un camper e adesso grazie al progetto promosso dalla "Fondazione JP Morgan" e con il sostegno della Cia dell'Umbria vendono on line i loro prodotti certificati biologici in tutto il mondo.
Nell'ottica della tutela della vera e propria impresa territoriale capace di rendere più trasparente il processo che porta i prodotti agricoli e alimentari locali sulle tavole dei cittadini, il premio è stato assegnato anche all'Agriturismo Le Foglie di Francesco Rosi che si distingue più che mai per la caratterizzazione familiare della sua azienda biologica che di certo dà un apporto speciale a quello che lui definisce una piccola oasi nel verde dell'Appennino umbro-marchigiano."Sono fiero di ricevere questo premio che dedico alla mia famiglia,a mio padre e alla Cia dell'Umbria che ogni giorno riconosce il mio sforzo e il mio impegno di unire tradizione e innovazione. Oggi più che mai l'agricoltura è un elemento chiave per valorizzare l'ambiente, il paesaggio le tipicità del nostro territorio, in un ottica di sviluppo sempre più sostenibile".

Vincitrice come "Case History Imprenditoriale"la Fattoria Didattica La Badia "unico esempio nel mondo dell'agricoltura sociale dove tutti i requisiti essenziali per vincere il premio trovano giusta collocazione" come si legge nelle motivazioni ufficiali. La Badia, azienda associata alla Cia dell'Umbria, ha ricevuto il premio per il settore dell'Agri-Welfare e dell'agricoltura sociale. "Dedichiamo questo premio a coloro che credono in noi, grati dei valori che coloro che non ci sono più ci hanno trasmesso e alla Cia dell'Umbria che sempre presente, ci segue e ci affianca illustrandoci tutte le possibilità per fare sempre del nostro meglio e valorizzare le tradizioni del nostro territorio"- dichiara Manuela Baccarelli accompagnata dai genitori Fausto e Antonella. Anche questa azienda si contraddistingue per la valorizzazione e l'importanza del ruolo sociale dell'agricoltura nell'ottica di una diretta comunicazione tra gli agricoltori e i cittadini,spesso partendo dai bambini. Questo è possibile grazie alle diverse attività che l'azienda mette in programma quotidianamente all'interno di un vero e proprio centro di educazione alimentare a disposizione di famiglie e scuole dove, attraverso laboratori,viene trasmessa l'arte del "fare condiviso" elemento caratterizzante la necessità di migliorarsi e migliorare il proprio territorio .
Come è possibile evincere dai racconti e dalle esperienze riportate le tre aziende vincitrici del prestigioso premio rappresentano un vero e proprio presidio verde in Umbria, cuore verde d'Italia. Consapevoli del fatto che l'agricoltura è il fiore all'occhiello dell'economia nazionale, produttore di benessere e salute,attrattore turistico e custode dell'ambiente e del paesaggio è necessario un cambio di rotta.
Per la Cia, alla luce dei sempre più frequenti e violenti fenomeni meteorologici che che si stanno imbattendo sul tutto il territorio nazionale l'agricoltore dovrà svolgere un ruolo da protagonista inserendosi in un progetto di manutenzione infrastrutturale del territorio nazionale, tema talaltro, dell'Assemblea Nazionale della Confederazione in programma Domani 29 Novembre a Roma. "Le nostre aziende vincitrici, alle quali va il mio più grande affetto e riconoscimento per il lavoro svolto, - dichiara il Presidente della Cia Agricoltori Italiani dell'Umbria Matteo Bartolini – sono degli esempi virtuosi che possono e devono essere un modello per molti altri territori che devono ripartire. Queste aziende stanno portando avanti la tradizione attraverso l' innovazione mettendosi in prima linea per difendere e promuovere l' economia circolare, la tutela del patrimonio paesaggistico, la protezione territoriale, il mantenimento della biodiversità, ma soprattutto il contrasto al consumo , al degrado e dopo il sisma all'abbandono del suolo".

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