Ristorante all'aperto, passeggiate a cavallo, lezioni di cucina e truffle hunting i servizi più richiesti 


Identikit del turista al tempo del Covid: molte famiglie italiane, pochi europei, niente inglesi

Perugia – Ferragosto sold out negli agriturismi del territorio, con prenotazioni che non solo non hanno subito alcuna defezione nonostante l'aumento dei contagi Covid dovuti alla variante Delta, ma si sono perfino allungate rispetto allo scorso anno. Non più un turismo 'mordi e fuggi', dunque, ma vacanze stanziali alla vera scoperta di quanto la regione Umbria ha da offrire. Prima fra tutte, l'esperienza enogastronomica e quella fatta di itinerari paesaggistici da percorrere a piedi o in bicicletta. È quanto chiedono i turisti, secondo il quadro di CIA Umbria, che hanno scelto la nostra regione come meta ideale per queste vacanze estive.

I SERVIZI PIÙ RICHIESTI
Tra i servizi che fanno preferire una struttura agrituristica a un'altra, oltre alla piscina, c'è sicuramente il ristorante, che quasi sempre vuol dire garanzia di una cucina tipica con prodotti del territorio che arrivano direttamente dall'azienda agricola annessa. Inoltre, l'agriturismo con ristorante, quasi sempre all'aperto, risponde all'esigenza di non spostarsi troppo alla ricerca di un posto dove mangiare bene e sano, evitando così luoghi troppo affollati. Cosa cercano i vacanzieri? Per CIA Umbria, che ha raccolto le testimonianze dei propri soci del settore agrituristico, si preferiscono luoghi riservati, immersi nel verde, in cui vivere giornate tranquille e rilassanti, lontani dal traffico dei grandi centri urbani. Una vacanza a contatto con la natura, da vivere all'aria aperta che riserva una maggiore attenzione alle regole Covid e quindi una minore possibilità di contagio. Molto gettonate anche le passeggiate a cavallo, i trekking leggeri ma panoramici e le 'truffle hunting experience', alla scoperta del mondo rurale, così come la possibilità di fare la spesa scegliendo le verdure direttamente dall'orto aziendale o imparare a cucinare i legumi del territorio e fare la pasta in casa, grazie alle lezioni di cucina degli Agrichef CIA.

L'IDENTIKIT DEL TURISTA
La pandemia ha cambiato il volto dei turisti ormai da due anni. Secondo CIA Umbria, anche nel 2021 sono quasi sempre famiglie italiane, molte tornano per il secondo anno in una struttura agrituristica del Belpaese, vista la situazione pandemica ancora instabile. Qualche europeo c'è, soprattutto provenienti da Olanda e Belgio. Latitano i turisti inglesi, vista la situazione allarmante dell'Inghilterra che ha scoraggiato i viaggi da e per la nazione con la corona.
SOLO 1 MESE SU 4 DI LAVORO
Non del solo mese di agosto è fatto un anno lavorativo e di certo il 'tutto esaurito' di queste ultime settimane non può risollevare le sorti di un settore che fino a due anni fa poteva contare su quattro mesi pieni di lavoro l'anno. Questo, di conseguenza, vuol dire perdite sull'intero comparto turistico perché si è ridotto notevolmente anche il personale che ogni anno, a partire da marzo, veniva assunto per far fronte all'intera stagione.
BARTOLINI: IMPRENDITORI AGRICOLI PROTAGONISTI DELLA STRATEGIA FARM TO FORK
"Gli agriturismi, in quanto luoghi di 'agricultura', - dichiara Matteo Bartolini, presidente CIA Umbria - sono la chiave per il raggiungimento degli obiettivi che l'Europa si pone in termini di strategia Farm to Fork, perché il metodo migliore per trasferire le conoscenze dal produttore al consumatore è senza dubbio l'agriturismo, così in tema di biodiversità e anche in un'ottica di filiera corta e dei cosiddetti distretti alimentari".

Per interviste e approfondimenti:
Emanuela De Pinto
Ufficio Stampa Cia Umbria
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Tel. 340.9200423

Obiettivi: "Allargamento base associativa, promozione del territorio, modifiche del disciplinare e commercio on line"

Perugia - Marco Manni, socio Cia-Agricoltori Italiani, è il nuovo presidente del Consorzio Olio Dop Umbria eletto al termine del primo CdA che si è riunito nella serata di ieri 9 agosto 2021.


CHI È MARCO MANNI, IL NUOVO PRESIDENTE


Ventinove anni, un diploma da perito agrario all'Istituto Ciuffelli di Todi, una notevole esperienza professionale come socio della MF Cosmetici srl, azienda per la produzione e commercializzazione di creme e detergenti a base di olio d'oliva per la cura del corpo, e oggi anche responsabile della nascente Tenuta Fogliani, che sorgerà a Narni su uno spazio di 200 ettari, circondata da 4000 ulivi. Un volto giovane ma con le idee ben chiare, supportato dalla dirigenza CIA Umbria, con l'obiettivo di ridare slancio alle attività del Consorzio, ad oggi ferme per cavilli legali che ne vedono svuotato il ruolo.


RUOLO DEL CONSORZIO OLIO DOP UMBRIA E OBIETTIVI PRIORITARI


"Attendiamo tra settembre/ottobre, il decreto ministeriale per poter ripartire con la programmazione di tutta una serie di attività finalizzate al raggiungimento di obiettivi cruciali per il futuro dell'olio Dop Umbria", afferma il neo presidente. Tra le priorità del nuovo Cda del Consorzio Olio Dop Umbria, in linea con l'orientamento di CIA Umbria, "c'è innanzitutto l'allargamento della base associativa e rappresentativa, lavorando per far capire ad agricoltori e frantoiani che associarsi in modo gratuito all'ente Consorzio, indica la volontà di coltivare olive atte a diventare olio certificato Dop e questo significa ottenere un maggiore reddito".


Il secondo obiettivo è una spinta decisiva per la promozione del prodotto, puntando sulla valorizzazione del territorio. "Siamo una regione unica per varietà culturale con ben 5 sottozone differenti per la produzione di olio Dop – sottolinea il presidente Manni – e lavorando di concerto con la Strada dell'Olio, di cui il Consorzio è parte del Consiglio di Amministrazione, dobbiamo riuscire a creare iniziative e percorsi turistici ed enogastronomici, puntando sulla comunicazione, che portino il visitatore a scoprire le meraviglie dell'Umbria e le sue eccellenze tutti i mesi dell'anno".


Tra le priorità del nuovo CdA del Consorzio c'è, inoltre, quello di lavorare al Disciplinare della Dop, per capire se e come modificarlo per renderlo più in linea con le esigenze del mercato e dei produttori stessi, oltre a garantire un prezzo minimo di vendita e una maggiore tracciabilità, pensando anche ad analisi isotopiche. "Per fare questo – spiega ancora Manni – partiremo con una serie di incontri con i frantoiani e i produttori per definire le loro richieste e aprire un dialogo diretto e costante". Infine, serve incrementare i canali del commercio on line, oggi "imprescindibile per ogni azienda che vuole affrontare senza perdite crisi economiche come quella vissuta con la pandemia da Covid e aprire a nuovi mercati, come quelli dei ristoranti gourmet di tutto il mondo e i buyer". L'olio Dop Umbria ha tutte le carte per avere un posto d'onore nel paniere dei prodotti agroalimentari definiti superfood, grazie anche alle sue decantate proprietà nutraceutiche. Serve solo ricordarsi, conclude il neo presidente Marco Manni, che "non dobbiamo volare basso".


L'AUGURIO DI CIA UMBRIA: È IL MOMENTO GIUSTO


"Da Cia Umbria – commenta il presidente Matteo Bartolini – un auspicio di un buon lavoro a tutto il nuovo CdA e al giovane presidente Manni. Se è vero che c'è da lavorare parecchio per risollevare la questione olio Dop, è altresì vero che il momento è propizio: da una parte, infatti, ci sono le risorse europee e quelle del PNRR da sfruttare, dall'altra c'è la Regione Umbria che ha lanciato una filiera dell'olio attraverso il Psr. Infine, c'è anche un movimento trasversale a tutte le associazioni di categoria per cercare di collegare i ristoranti della regione con le produzioni locali. Quindi, le opportunità sono tante e vanno colte al meglio. Buon lavoro".

Per interviste e approfondimenti:
Emanuela De Pinto
Ufficio Stampa Cia Umbria
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LISTA CONSORZIO DI TUTELA OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA DOP UMBRIA
Gli 11 membri del CdA

Massimo Agabiti (Az. Agr. Contessa Geltrude – Amelia)
Primo Spaziani (Oleificio Cooperativo Colle del Marchese – Castel Ritaldi)
Fabio Giulivi (Az. Agr. Giulivi Fabio – Terni) VICE PRESIDENTE
Anna Bartolini (Az. Agr. Bartolini Anna – Spello)
Manuela Marchi (Az. Agr. Marchi Manuela – Foligno)
Marco Manni (Az. Agr. Fogliani Luigi – Terni) PRESIDENTE
Bachetoni Rossi Vaccari Giovanni
Petroni Tommaso VICE PRESIDENTE
Vincenzo Sebastiani Ferri
Antonini Paolo (Soc. Agr. Fioretti s.s.)
Giovanni Crocelli (Italy Heart srl)

Collegio dei sindaci revisori

Alberto Rocchi
Romina Giovannini
Simone Roscini

A LAVORO CON IL COPA-COGECA, IN SUPPORTO ALLA COMMISSIONE EUROPEA, SUL FUTURO DELL'AGRICOLTURA


"Il mio impegno affinché sia riconosciuto il giusto reddito agli agricoltori"
Perugia – Dall'Umbria a Bruxelles, per fare la propria parte nel cambiamento verso un'agricoltura europea più innovativa, meno burocratizzata, più rispettosa dei produttori e più sostenibile. È questo l'obiettivo di Luca Focaccetti, nato a Umbertide, trentuno anni ancora da compiere, dieci nell'azienda tabacchicola fondata dal nonno a Solfagnano Parlesca (Pg), e di cui è titolare dal 2016. L'imprenditore agricolo farà parte dei cosiddetti 'Gruppi di Dialogo Civile' per il biennio 2021-2022, dopo la selezione del Ceja, il Consiglio europeo dei giovani agricoltori, tra i sei membri di Agia- l'Associazione Giovani Agricoltori di CIA, per dare supporto alla Commissione europea e contribuire a intrattenere periodicamente un confronto su questioni come la Pac, lo sviluppo rurale e la sua attuazione. Un incarico arrivato dopo un intenso percorso di formazione personale e la frequentazione di corsi specifici, ideati da Agia a Roma, unitamente all'impegno mostrato verso le questioni comunitarie che riguardano il settore primario, prima fra tutte la riforma della Pac 2021-2027.
In totale, sono 24 i tavoli istituiti per il confronto tra i giovani agricoltori di tutta Europa e il Copa-Cogeca, la Federazione europea che riunisce le associazioni di agricoltori e le cooperative agricole. Dai Gruppi di Dialogo Civile scaturiranno proposte di legge, idee e progetti da attuare nei prossimi anni per innovare il comparto agricolo in Europa e superare le attuali criticità. Luca Focaccetti farà parte del tavolo "Cotone, lino, canapa": come titolare di un'azienda tabacchicola, infatti, da anni ha iniziato una sperimentazione per la coltivazione della canapa, coltura orientata alla sostenibilità ambientale ma anche economica e sociale. Il primo incontro è fissato per il 24 settembre prossimo, a Bruxelles.
"Sono onorato di aver ricevuto questo incarico perché ho sempre creduto in una visione europeista dell'agricoltura. Mi piacerebbe che ci fosse un contatto più diretto tra agricoltori e istituzioni europee, che si eliminassero alcuni processi burocratici e che si lavorasse a un cambio di mentalità profonda che deve avvenire in parallelo tra produttori e consumatori. Lavoreremo per far capire il valore che c'è dietro le nostre produzioni. La strada è quella di una consapevolezza maggiore verso ciò che si acquista, perché le scelte dei consumatori orientano anche le produzioni su scala globale. E, soprattutto, affinché sia riconosciuto il giusto reddito agli agricoltori".
Come CIA Umbria siamo orgogliosi di avere un esponente del territorio regionale come rappresentante per guidare il futuro prossimo dell'agricoltura in Europa. Certi del suo impegno professionale, auguriamo a Luca Focaccetti buon lavoro.

Per interviste e approfondimenti:
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