Penalizzati gli allevamenti e una filiera di grande qualità

 

La Cia dell’Umbria esprime grande preoccupazione per il perdurare della chiusura del pubblico mattatoio di Gualdo Tadino, un impianto riqualificato da pochi anni e messo sotto sequestro dall’autorità giudiziaria lo scorso 7 agosto per irregolarità nello smaltimento delle acque reflue. Secondo l’Organizzazione agricola è incalcolabile il danno che si sta arrecando al comparto zootecnico che, proprio nel bacino d’utenza del mattatoio sequestrato, raggiunge livelli di grande eccellenza qualitativa. Di fatto gli allevatori si vedono costretti, oggi, a compiere tragitti molto lunghi per portare gli animali alla mattazione, con forte aggravio delle spese e con pesanti ripercussioni sulla qualità stessa delle carni. In un incontro tenutosi nelle scorse settimane la Cia dell’Umbria ha prontamente sollecitato l’Amministrazione comunale di Gualdo Tadino ad assumersi precisi impegni volti a riaprire al più presto il mattatoio, ma ancora permangono tutte le criticità segnalate. Ora si teme che i tempi possano allungarsi ulteriormente fino a rendere praticamente insostenibili per gli allevatori i costi di produzione con gravi ripercussioni sull’intera filiera zootecnica e sull’economia dell’Alto Chiascio. Un pericolo questo che – secondo la Cia dell’Umbria – va scongiurato assolutamente mettendo il mattatoio in regola con la normativa ambientale vigente e consentendo così una sua rapida riattivazione. In questo senso la Confederazione rivolge di nuovo un appello al sindaco di Gualdo Tadino ed alle altre Istituzioni interessate affinchè non si frappongano ostacoli di natura burocratica e si provveda subito alla riapertura dell’impianto.

 

 

 

                          Perugia, 24 settembre 2013  

 

  

 

 

 

Il Gal Media Valle del Tevere parteciperà per il secondo anno consecutivo alle “Giornate della Dieta  Mediterranea”, nell’ambito del salone “WTE – World Tourism Expo – UNESCO”,  che si svolgeranno ad Assisi dal 20 al 22 Settembre 2013.

Il WTE, che coinvolge i siti UNESCO tra i quali sono ricompresi anche Assisi e i siti francescani, si propone di creare un punto di incontro tra il mondo della cultura e quello dell’economia con l’obiettivo di favorire la commercializzazione di prodotti turistici. In tale ambito si svolgeranno anche le Giornate dedicate alla Dieta mediterranea, dal 2010 Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco. Le Giornate offriranno, tra l’altro, una vetrina per la promozione e la valorizzazione delle produzioni agroalimentari dell’Umbria.

Nel corso del weekend non mancheranno iniziative culturali e formative; tra queste la presentazione, organizzata dal Gal Media Valle del Tevere alle 11,30 di venerdì 20 settembre, del libro del giornalista Franco Poggianti Capra & Cavoli”. Con l’Autore parteciperanno all’incontro: l’assessore all’Agricoltura della Regione Umbria, Fernanda Cecchini; Angelo Frascarelli dell’Università degli Studi di Perugia; Vasco Gargaglia, direttore regionale Confcommercio; Catia Mariani, direttore generale Cia dell’Umbria; Claudio Ricci, sindaco di Assisi; Walter Trivellizzi,presidente del Gal Media Valle del Tevere. Sara Segatori, giornalista del Tg3, modererà il dibattito. Il libro di Franco Poggianti affronta il tema dell’agricoltura e della zootecnica nell'Italia di oggi, indagando sul “perché niente, nel nostro Paese, è più secondario del settore primario”. L’Autore racconta le caratteristiche, i problemi e le straordinarie potenzialità della nostra agricoltura, la più bella del mondo, senza indulgenze al folklore e alla retorica.

 

Torgiano, 18 settembre 2013

 

 

Brugnoni: “Subito gli indennizzi ed un Piano di contenimento”

Non si fermano nella nostra regione le aggressioni dei lupi agli allevamenti. Sono tornati a colpire, infatti, nella zona del Monte Peglia, in comune di San Venanzo, uccidendo alcuni bovini di razza Chianina, un cavallo e diverse pecore. Le aziende interessate sono le stesse già pesantemente attaccate nei mesi scorsi ed ora rischiano seriamente la chiusura essendo prevedibile un’accentuazione del fenomeno con l’approssimarsi della stagione più fredda. “Occorre subito intervenire per indennizzare gli allevatori colpiti e per scongiurare il ripetersi di questi episodi, dichiara il presidente della Cia dell’Umbria, Domenico Brugnoni. Non possiamo continuare a lasciare le imprese agricole e zootecniche in balìa degli animali selvatici; tanto più quelle fortemente impegnate per realizzare produzioni di grande qualità ed operanti in zone marginali e svantaggiate. La zona colpita –prosegue Brugnoni- fa parte di un Parco regionale che, con la riapertura della stagione venatoria, diventa un facile rifugio per tutti quei selvatici, compresi il lupo ed il cinghiale, che vi trovano riparo essendo in essa vietata la caccia; non a caso abbiamo assistito ad una recrudescenza del fenomeno proprio in coincidenza con la riapertura della stagione venatoria. Pertanto -conclude il presidente regionale della Cia- ribadiamo quanto già da noi ripetutamente richiesto  nei mesi scorsi, cioè la necessità che le Istituzioni competenti, oltre ad indennizzare subito gli allevatori colpiti sostenendone interamente gli oneri finanziari, mettano in essere al più presto un piano straordinario di contenimento dei selvatici che, nel caso dei lupi e dei cinghiali, sono ormai diventati un vero e proprio flagello per la nostra agricoltura e per la zootecnia, peraltro già alle prese con una crisi senza precedenti.”

 

 

 

Perugia, 11 settembre 2013

 

 

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