Nel file allegato, gli esiti dei colloqui e delle Commissioni per l'ammissione ai corsi di formazione Agrincoming ed Eateramnia.Si ricorda ai candidati non ammessi che è possibile fare domanda per frequentare il corso come "uditori", con la possibilità di  subentrare tra gli allievi "ufficiali" nel caso si verificassero delle rinunce.
Anche agli uditori, comunque, verrà rilasciato dalla Cia dell'Umbria, al termine del corso, un certificato di partecipazione.
L'inizio delle lezioni ed il calendario del corso, corredato dei  nominativi dei docenti, verrà comunicato non appena disponibile e comunque almeno 10 giorni prima dell'avvio del corso.

Particolarmente colpita la zona di Umbertide, in alta valle del Tevere

L'ultimo feroce attacco, mortale per quattro pregiate capre di razza d'Angora, i lupi lo hanno sferrato lunedì 28 luglio. Ancora una volta ad essere colpita è stata l'azienda agrituristica Maridiana Alpaca situata nel territorio di Umbertide nella bella valle del Niccone affluente di destra del Tevere. Ancora una volta Gianni Berna, titolare dell'azienda e vicepresidente della Cia di Umbertide, ha dovuto assistere, sotto gli occhi sorpresi dei turisti suoi ospiti, al triste spettacolo dell'ispezione delle carcasse da parte dei funzionari della Asl e del loro caricamento sul camion degli smaltitori. Un mesto rituale che si ripete, sempre uguale, da quattro anni. "Da quando, nell'estate del 2010, i lupi aggredirono per la prima volta il mio allevamento – dichiara Gianni Berna – gli attacchi si sono susseguiti periodicamente ed il danno è stato enorme non solo per la perdita dei capi (25 tra ovini e caprini, 3 alpaca maschi adulti; mentre siamo riusciti a curare 7 tra capre e alpaca) ma anche perché abbiamo dovuto ridurre drasticamente la consistenza dell'allevamento che prima era tenuto allo stato libero." Per il vicepresidente della Cia di Umbertide "è ora che le istituzioni facciano la loro parte fino in fondo tentando di ripristinare, con un efficace Piano straordinario di contenimento, un equilibrio tra ambiente, attività produttive e presenza di selvatici (non solo lupi), che qui come in altre zone della regione sembra ormai irrimediabilmente compromesso." "Nell'umbertidese vi sono stati negli ultimi giorni altri pesanti attacchi a diversi allevamenti. Gli indennizzi – prosegue Berna – non risolvono il problema anche perché, quando e se arrivano, sono sempre insufficienti a coprire l'effettiva entità del danno che non è costituito solo dal valore del bestiame in sé ma anche dal guadagno che viene sottratto all'azienda per la mancata vendita di carne, lana etc. nonché dal costo per lo smaltimento delle carcasse, a totale carico dell'allevatore. Tra l'altro il lupo, essendo una specie protetta, non può essere contrastato con gli strumenti che normalmente si mettono in campo per gli altri selvatici. E' necessario, perciò, che la Regione faccia propria la proposta, avanzata a suo tempo dalla Cia dell'Umbria e ripresa di recente da alcuni Consiglieri regionali, di costituire uno specifico Tavolo con amministratori ed esperti provenienti anche da Marche, Toscana e Lazio per discutere in maniera risolutiva le azioni strategiche da attivare per risolvere il problema dell'eccessiva presenza di lupi nelle nostre campagne. Solo così – conclude il vicepresidente della Cia di Umbertide – gli allevatori potranno tornare a svolgere serenamente la loro attività."

Perugia, 30 luglio 2014

Brugnoni, presidente Cia Umbria: danni pesantissimi in tutta le regione
"Dopo un inverno ed una primavera molto piovosi il mondo agricolo attendeva un'estate calda e asciutta. Invece il settore sta registrando, in questo luglio bizzarro, temperature altalenanti mediamente più basse della norma che, combinate ad un'umidità elevatissima, stanno determinando danni molto seri a tutte le coltivazioni in atto." Così Domenico Brugnoni, presidente della Cia dell'Umbria, sintetizza la drammatica situazione che si è determinata nelle campagne della regione per effetto dell'andamento climatico particolarmente anomalo. "Come del resto sta avvenendo in tutto il Paese – continua Brugnoni – anche in Umbria stiamo accertando enormi problemi a cereali, vigneti, tabacco, patate ed altre colture ortive, causati dai ripetuti attacchi fungini che stanno mettendo in ginocchio le produzioni, con particolare aggravio per quelle biologiche. Registriamo tra i nostri associati situazioni, già conclamate come gravissime, per i cereali di cui ancora non si è potuta concludere la raccolta; il danno è molto pesante sia per la quantità che per la qualità delle produzioni, fortemente compromessa dall'eccesso di umidità, dall'invasione di erbe infestanti e dagli attacchi patogeni." Le previsioni meteo non buone per i prossimi giorni aggraveranno una situazione già drammatica per le produzioni cerealicole, che si traduce in rese tra le più basse degli ultimi 10 anni determinando addirittura la perdita dell'intero raccolto in molte aree interne della regione. "Crediamo che anche in Umbria, – conclude il presidente Brugnoni - dove sono tante le imprese agricole ancora in attesa di ricevere i risarcimenti per le alluvioni degli anni scorsi, l'andamento climatico anomalo debba essere ormai considerato a tutti gli effetti alla stregua di un evento calamitoso; pertanto non solo sarebbe necessario verificare se ricorrono le condizioni per decretare lo stato di calamità e indennizzare gli agricoltori colpiti ma occorre prevedere fin da subito appropriate misure di difesa e di sostegno in tutti gli strumenti di programmazione, in primo luogo nel Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020, considerando che tali fenomeni si vanno intensificando di anno in anno."
Perugia, 24 luglio 2014

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