CIA UMBRIA: OGGI, A PIETRALUNGA, INCONTRO SU "IL PROTAGONISMO DELLE AZIENDE AGRICOLE NELLE AREE NATURA 2000"/ PRESENTE ANCHE L'ASSESSORE REGIONALE CECCHINI

L'azione e il contributo delle aziende agricole al mantenimento delle aree "Natura 2000" sono fondamentali: è quanto emerso, questa mattina, nel corso dell'incontro a Pietralunga su "Il protagonismo delle aziende agricole nelle aree Natura 2000", promosso dalla Confederazione italiana agricoltori dell'Umbria, cui ha partecipato anche l'assessore regionale all'Agricoltura, Fernanda Cecchini.
Nel 1992, la Commissione europea con la Direttiva "HABITAT", ha istituito le aree "Siti di Importanza Comunitaria", zone per la tutela della biodiversità; ogni regione ha individuato le zone in cui garantire il mantenimento degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciate o rare. Aree che costituiscono una rete ecologica diffusa, in tutto il territorio europeo.
In Umbria sono circa 100 le Aree Natura2000 e tutelano il 16 per cento del territorio regionale.
Il seminario ha messo in luce come "il lavoro degli imprenditori agricoli generi non solo economia e sviluppo economico, ma anche conservazione, promozione, valorizzazione del territorio e conoscenza delle aree di pregio, sottoposte a tutela dalla Comunità europea. L'Umbria è un laboratorio di biodiverdità per Natura2000 in molti territori regionali. Per la Cia dell'Umbria è prioritario "fare sistema, è necessario mettere a rete tutte le competenze, le capacità, le professionalità per offrire una conoscenza e una attività innovativa e esperienziale che valorizzi le risorse naturali ed entropiche".
L'assessore Cecchini ha ricordato che "la Regione dell'Umbria è capofila del progetto S.u.n.life, finanziato dall'Unione europea per l'individuazione di una strategia di gestione integrata e condivisa della Rete Natura 2000, attraverso al partecipazione attiva delle imprese e dei cittadini. Una strategia che possa generare buone pratiche, occupazione e maggiore consapevolezza dei benefici che derivano dall'ambiente". In sostanza, l'individuazione di queste aree protette rafforza l'identità di una regione che fonda le proprie radici sul paesaggio naturalistico, artistico e architettonico. "Lo sforzo – ha concluso l'assessore – è fare in modo che questi territori non subiscano la parte vincolistica, ma ne esaltino le peculiarità".

Perugia, 28 aprile 2017

Venerdì 28 Aprile presso la suggestiva Oasi di Candeleto, di Pietralunga si terrà un interessante seminario sulle opportunità per le aziende agricole  offerte dal Sistema Rete Natura 2000; principale strumento della politica dell'Unione Europea per la conservazione della biodiversità. L'incontro, organizzato dalla CIA – Agricoltori Italiani dell'Umbria e dall' Associazione Valle del Carpina , si terrà presso la Sala Convegni del Museo di Candeleto a Pietralunga. Durante il seminario interverranno  esperti della Direzione Assessorato Agricoltura  della Regione Umbria e del Dipartimento DSA3 dell'Università di Perugia, nonché esponenti di Associazioni attive nel campo dell'agricoltura e dello sviluppo rurale. I relatori illustreranno i progetti  per una valorizzazione delle aree protette regionali e della Rete Natura 2000 al fine di favorire lo  sviluppo agricolo e l'ecosostenibilità.

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SI STIMA UNA PERDITA DI RACCOLTO NELLA PROSSIMA VENDEMMIA TRA IL 50 E IL 90%"

E' emergenza agricoltura: a rischio, parte della produzione agricola regionale, con il maltempo di questi ultimi giorni che ha compromesso vigneti, frutteti e colture ortive di interi territori. A denunciare la grave situazione è la Cia dell'Umbria che chiede interventi urgenti: "molti territori della regione dopo aver subìto condizioni di stress idrico - afferma il presidente Cia Umbria, Domenico Brugnoni –ora si sono trovati a fronteggiare repentine variazioni di temperatura, con temperature notturne scese ripetutamente sotto lo zero. Appare chiaro che non sono più derogabili misure strutturali, in grado di tutelare stabilmente il reddito agricolo e i sacrifici di tanti imprenditori che ancora investono in agricoltura e nelle produzioni di qualità". Ancora oggi, in Umbria - denuncia la Cia - si attendono inutilmente i pagamenti relativi all'assicurazione "grandine" del 2015, annunciati dal Ministro Martina, ma mai pagati agli agricoltori."Ingenti danni" sono stati già accertati dai tecnici della Cia su diverse colture viticole e ortive dell'Alta Umbria. La zona più colpita è localizzata in una fascia molto ampia del Nord dell'Umbria: "sono centinaia le aziende che hanno subito danni tra Città di Castello e la fascia Appenninica. La Cia Umbria ha raccolto le segnalazioni e ha già avviato un monitoraggio per quantificare i danni".
LE AREE E LE PRODUZIONI PIU' COLPITE
Numerose le denunce pervenute agli uffici di zona della Cia da parte di aziende di Città di Castello, Umbertide e dell'eugubino.
Gli imprenditori agricoli delle ortive presentano danni alle colture dal 50% al 90% della produzione, a seconda dei comuni, mentre le Aziende vitivinicole dell'Alta Valle del Tevere, in particolare del Niccone e del Carpina, registrano forti danni generalizzati a tutte le superfici vitate con sicure e pesanti ripercussioni sulla prossima vendemmia, con una perdita presunta di raccolto di un 50-70% .
"L'agricoltura – commenta Brugnoni - sconta i pesanti effetti dei cambiamenti climatici e della continua instabilità metereologica. La nostra raccomandazione a tutti i soci è di sottoscrivere una polizza assicurativa che li tuteli dalle improvvise avversità metereologiche. Ma solleciteremo la politica perché si attivi a tutela degli agricoltori e del loro reddito".
Coloro che intendono segnalare i danni sono invitati a contattare gli uffici Cia di zona per richiedere ai tecnici di effettuare stime più accurate dei danni.

Ufficio Stampa
Cia Umbria
Tel. 075/7971056

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