Cia Umbria è da tempo impegnata per il rafforzamento del valore etico dell'agricoltura sostenendo, anche attraverso la partecipazione a progetti ministeriali ed europei, la legalità e la dignità dei lavoratori del settore agricolo. La politica agricola europea inserendo il terzo pilastro della condizionalità sociale ratifica l'esigenza dei paesi europei di impegnarsi verso una società più equa e rispettosa della dignità della persona attraverso il lavoro regolare in agricoltura.
La condizionalità sociale infatti vuole garantire il rispetto delle norme in sicurezza sui luoghi di lavoro e del rispetto dei contratti nazionali collettivi. Nonostante ad oggi i paesi non abbiano esplicitato come questa condizionalità dovrà essere garantita dalle aziende richiedenti il contributo, l'iscrizione alla rete agricola di qualità potrebbe rappresentare un'azione formale in questa direzione.

Anche per questo, nell'ambito dei progetti PINA Q e Rural Social act , Cia Umbria invita le aziende associate a valutare la possibilità di iscrizione alla Rete agricola di qualità.
Nonostante il caporalato quale fenomeno grigio sia presente in tutti i settori economici, l'agricoltura ad oggi rappresenta ancora il luogo in cui tale fenomeno è marcatamente più evidente, inoltre, nell'immaginario collettivo il settore agricolo è ancora il primo sinonimo di caporalato. Per contrastare tale visione e per prendere una posizione netta verso il rispetto dell'uomo attraverso il lavoro, cia umbria darà alle aziende associate la possibilità di iscrizione gratuita alla rete agricola di qualità fino al 30.03.2022. Per tutte le aziende che hanno delegato Cia Umbria nella gestione del personale, paghe e contributi, basterà inviare una richiesta all'indirizzo di seguito fornito o compilare il google moduli
Ma che cosa è la rete agricola di qualità? Chi può aderire? quali i vantaggi? di seguito una scheda sulla rete agricola di qualità ed un google moduli per aderire

• RETE AGRICOLA DI QUALITA'
Riferimenti normativi
Istituita con L. n. 116/2014 modificata successivamente con la L. n. 199/2016.
Perché nasce?
Per arginare il fenomeno del caporalato nel settore agricolo in Italia, attraverso l'elaborazione di una sorta di lista delle imprese virtuose sul territorio.

A chi è utile?
• Alle imprese acquirenti per orientarsi nella scelta dei fornitori
• Alle autorità di vigilanza per indirizzarsi nei confronti delle imprese non aderenti
A cosa serve?
Per selezionare le imprese agricole (e gli altri soggetti indicati dalla normativa) che si distinguono per il rispetto delle norme in materia di:
• Lavoro
• Legislazione sociale
• Imposte sui redditi
• Imposta sul valore aggiunto
L'impresa aderente assume un migliore profilo etico e di responsabilità sociale ed acquisisce una maggiore visibilità.
Cosa comporta l'adesione alla rete?
Le aziende iscritte non sono prioritariamente oggetto dei controlli posti in essere dal Ministero del Lavoro e dall'INPS.

È rivolto a:
• Imprese agricole ex art. 2135 c.c. e secondo quanto specificato dalla circolare n. 94 del 2019;
• Attraverso la stipula di apposite convenzioni, anche ad altri soggetti (sportelli unici per l'immigrazione, istituzioni locali, centri per l'impiego, enti bilaterali costituiti dalle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori in agricoltura, ecc.);
• Imprese non agricole con dipendenti iscritti, ai fini previdenziali, come lavoratori agricoli.

Requisiti per aderire
• non aver riportato condanne penali per violazioni della normativa in materia di lavoro e legislazione sociale, per delitti contro la pubblica amministrazione, delitti contro l'incolumità pubblica, delitti contro l'economia pubblica, l'industria e il commercio, delitti contro il sentimento per gli animali e in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto, delitti di cui agli articoli 600, 601, 602 e 603-bis del codice penale;
• non esser state destinatarie, negli ultimi tre anni, di sanzioni amministrative, ancorché non definitive, per violazioni in materia di lavoro, legislazione sociale e rispetto degli obblighi relativi al pagamento delle imposte e delle tasse. Tale disposizione non si applica laddove il trasgressore o l'obbligato in solido abbiano provveduto, prima della emissione del provvedimento definitivo, alla regolarizzazione delle inosservanze sanabili e al pagamento in misura agevolata delle sanzioni entro i termini previsti dalla normativa vigente in materia;
• essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi;
• applicare i contratti collettivi di cui all'articolo 51 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81;
• non essere controllate o collegate, ai sensi dell'articolo 2359 del codice civile, a soggetti che non siano in possesso dei requisiti di legge fin qui indicati.
Come iscriversi:
Inviare una email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e/o compilare il seguente google moduli GOOGLE MODULI- ADESIONE RETE AGRICOLA DI QUALITÀ

• chi ha delegato Cia Umbria per la gestione delle paghe e contributi l'iscrizione sarà automaticA
• le altre aziende, dopo aver mostrato il proprio interesse, verranno contattate per procedere congiuntamente

Cia Umbria continua con il suo impegno nella progettazione Europea rivestendo il ruolo di coordinatore del progetto Erasmus+ Milimat 2022-1-IT01-KA220-VET-000087098: Migrants Labour Insertion in Multicultural Agricultural Teams, che porterà alla realizzazione di un pacchetto formativo europeo open source rivolto sia agli imprenditori agricoli che ai migranti coinvolti in attività lavorative agricole. L'obiettivo è quello di realizzare un modello formativo che faciliti l'integrazione dei migranti nelle comunità rurali Europee.
Il progetto che vede coinvolti insieme a Cia umbria altri cinque partner europei: COAG Jaen SPAGNA, ON PROJECT SPAGNA, pistes solidaires Francia, INASO – PASEGES Grecia and Compass GmnH Austria ha iniziato il suo lavoro nel kick off meeting tenutosi a Granada lo scorso 1 dicembre che ha permesso ai partner di gettare le basi comuni su cui lavorare nel prossimo biennio.

Milimat nasce dall'esigenza di rispondere ad una serie di bisogni emergenti nel contesto europeo: da un lato il settore agricolo europeo necessita di manodopera agricola sempre più difficilmente reperibile sui territori nazionali, dall'altro lato ci troviamo di fronte all'esigenza di integrazione ed inclusione dei migranti nei vari stati europei. In questo contesto il progetto Milimat vuole promuovere una integrazione di qualità fornendo gli strumenti adatti a domanda ( aziende agricole) e offerta di manodopera ( migranti) per la realizzazione di una inclusione ed integrazione di qualità portando benefici ad entrambi e alla comunità rurale nel suo insieme.
Nel panorama italiano ricordiamo che i migranti vengono inclusi tra i soggetti svantaggiati e che possono essere ricompresi all'interno delle attività di agricoltura sociale che anche in questo ambito potrebbe svolgere un ruolo di traino verso una inclusione reale di tale target.

Dall'Assemblea nazionale dedicata, l'appello per il cessate il fuoco. Conseguenze devastanti su famiglie, aziende e territori. Adesione alla Marcia PerugiAssisi

Assisi, 30 nov – Dall'immediata disponibilità per l'accoglienza dei profughi ucraini, rispondendo alle richieste di Comuni ed enti locali in Italia, alla raccolta di beni di prima necessità come prodotti per l'infanzia con il Banco Alimentare e la Caritas. Da Nord a Sud del Paese e sin dall'inizio del conflitto con la Russia, sono state queste solo che alcune delle iniziative di Anp, l'Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori Italiani, che oggi lancia, da Assisi, anche il "Manifesto per la Pace" il primo, a livello nazionale, a firma della categoria e come rinnovato appello, più forte e corale, al cessate il fuoco.
Dalla culla del francescanesimo, in occasione dell'annuale Assemblea dal titolo "Prima di tutto la Pace!" arriva, dunque, da Anp-Cia, la ferma condanna dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e l'impegno formale, nero su bianco, affinché resti alta l'attenzione soprattutto sulle terribili ripercussioni sociali ed economiche di una guerra che ha già fatto decine di migliaia di morti, tra civili e soldati, e oltre 6 milioni di sfollati.


GLI EFFETTI DELLA GUERRA - Una mano tesa, quindi, da parte di Anp-Cia e suoi 400 mila iscritti in tutta Italia, nei confronti delle popolazioni coinvolte, vittime allo stesso modo di una logica perversa e crudele di sopraffazione che se non fermata, finirà per costare, solo all'Ucraina, più di 11 milioni di poveri. Un'escalation delle tensioni che ha già fatto chiudere oltre il 50% delle imprese nazionali e messo in estrema difficoltà le restanti, dovendo fare i conti con città distrutte, infrastrutture ed edifici bombardati e per danni che superano i 300 miliardi di dollari. E, ancora, strade inutilizzabili per 25 mila km e almeno 10 anni davanti, prima di poter tornare a coltivare nell'Ucraina granaio d'Europa.
Una tragedia dalle proporzioni enormi le cui conseguenze stanno pesando a livello globale, prima di tutto in Italia. Da mesi, i rincari sulle materie prime, soprattutto di luce e gas per rischi e speculazioni sulle forniture, e i costi di produzione, trasformazione e logistica fuori misura, stanno compromettendo la tenuta di tante imprese sul territorio. Inoltre, il balzo dell'inflazione schizzata fino a 12 punti percentuali (+11,9%) a ottobre, sta avendo effetti devastanti sul portafoglio degli italiani che da inizio 2022 hanno speso 9,7 miliardi in più per il carrello della spesa alimentare e sta incrementando non solo le disuguaglianze, ma anche le situazioni di indigenza, già ai massimi storici con 5,6 milioni di persone in povertà assoluta nell'ultimo anno.


IL MANIFESTO PER LA PACE - Per Anp-Cia con il "Manifesto per la Pace" serve, dunque, quel dialogo tra grandi potenze, più volte sollecitato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e Governi a lavoro su trattative concrete, incessantemente richiamati, da Papa Francesco, alla fine degli armamenti. Occorre ogni sforzo possibile, dice Anp-Cia, per attivare la diplomazia e affermare il valore fondamentale della pace nella coscienza morale e sociale delle persone, guardando al destino, tutto da ricostruire, di intere popolazioni in territori di conflitto, non solo a Est dell'Europa.
E' alla costruzione di una nuova organizzazione economica, capace di produrre coesione, giustizia sociale, rispetto dell'ambiente e più attenzione ai diritti, che guarda l'Associazione nazionale pensionati di Cia, ben consapevole del ruolo che su questo fronte, negli anni del dopoguerra, ha sempre avuto in Italia, proprio il mondo agricolo, contribuendo al rafforzamento della democrazia.
Per questo, proprio da Assisi, Anp-Cia chiama a raccolta voci autorevoli del panorama nazionale, a cominciare da Padre Enzo Fortunato, Emanuele Fiano e Pietro Del Re a Francesca Di Maolo, presidente Istituto Serafico di Assisi e Flavio Lotti, coordinatore nazionale "Tavola della Pace", Comitato promotore della "Marcia PerugiAssisi", realtà che, da oggi, possono contare sull'adesione di Anp-Cia.


LE DICHIARAZIONI - "Siamo in 250 ad Assisi -ha detto il presidente nazionale di Anp-Cia, Alessandro Del Carlo- per ribadire la missione dell'Associazione dei pensionati a sostegno della pace. Costituisce il primo punto del nostro ultimo documento assembleare e continueremo ad anteporla a tutto, ora anche con un Manifesto, perché cruciale alla democrazia, contro ogni sopraffazione, a tutela della sicurezza alimentare tra i diritti inalienabile, ma purtroppo oggi strumento di ricatto e pressioni".
"E' sempre più urgente proseguire e intensificare lo sforzo diplomatico per fermare la guerra in Ucraina -ha dichiarato il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini-. Contro un conflitto che non accenna a placarsi, è necessario riaffermare universalmente l'impegno per la pace. Capi di Stato, istituzioni, organizzazioni facciano fronte comune -ha concluso- per far finire questa tragedia che vede famiglie e imprese pagare un prezzo altissimo e non più accettabile. La pace si costruisce solo insieme".
"L'economia non può continuare così -ha detto Padre Enzo Fortunato- a sostenere i ricchi e indebolire chi vive già in povertà. Siamo a un punto di non ritorno, o si cambia o si muore. Una politica seria dovrebbe, quindi, misurarsi su questo obiettivo: ridurre la povertà. Serve la pace, che genera giustizia e benessere".
"La vicinanza e l'adesione che ci arriva così forte dai pensionati di Anp-Cia ha un valore unico e tangibile -ha dichiarato Flavio Lotti, coordinatore nazionale 'Tavola della Pace', Comitato promotore 'Marcia PerugiAssisi'-. Continuiamo un cammino insieme che si deve nutrire di vita e cura dei fragili e dell'ambiente. Nessuno sa farlo meglio degli agricoltori, risorsa preziosa per la pace, che dobbiamo costruire prima di tutto come persone, ogni giorno".

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