DANNI DA SELVATICI, CIA DELL’UMBRIA INCONTRA L’ASSESSORE CECCHINI

Agricoltori esasperati dagli insistenti danni provocati a colture ed allevamenti

Questa mattina il presidente ed il direttore della Cia dell’Umbria, Domenico Brugnoni e Catia Mariani, hanno incontrato l’assessore all’Agricoltura, Ambiente e Caccia della Regione Umbria, Fernanda Cecchini, per consegnare l’ordine del giorno, approvato dalla Direzione nazionale della Confederazione italiana agricoltori del 23 giugno, nel quale si sollecita un intervento immediato da parte delle Istituzioni per far fronte all’emergenza dei danni provocati dalla fauna selvatica all’agricoltura.

Una situazione insostenibile su tutto il territorio nazionale, si legge nella parte introduttiva del documento, quella provocata nelle campagne per effetto dei danni relativi alla presenza di specie alloctone e invasive, ungulati e selvatici predatori. Le imprese agricole ormai da anni sostengono spese e subiscono danni non risarciti. L’esasperazione degli agricoltori, alle prese anche con il pericolo per la loro incolumità fisica, ha raggiunto livelli molto elevati.

Sulla base di tali premesse, la Cia ha deciso di avviare una serie di iniziative per intraprendere un percorso efficace di risoluzione della problematica.

Innanzitutto, un impegno da parte del Parlamento e del Governo per adottare, ciascuno nell’ambito delle competenze di merito, “provvedimenti legislativi e attuativi che consentano la limitazione/gestione delle specie, in relazione alla capacità del territorio di sostenere la loro adeguata presenza nella logica della coesistenza sostenibile”.

Accanto a ciò, alle Regioni e agli Enti locali, la Cia chiede “interventi adeguati di abbattimento selettivo rivolti all’effettivo controllo della massiccia presenza delle specie alloctone e invasive, degli ungulati e dei selvatici predatori che stravolgono l’equilibrio naturale e produttivo”.

Infine, ma non meno importante, la richiesta di un ristorno di fondi che sia realmente commisurato alle perdite causate alle imprese agricole per effetto dei danni da fauna selvatica. Inoltre, la Direzione nazionale della Cia si rivolge alle Associazioni venatorie, ambientaliste e animaliste. L’invito è a considerare “con maggiore attenzione e disponibilità le ragioni degli agricoltori” la cui sostenibilità economica è funzione della produzione agricola e delle attività di allevamento. Se il loro reddito sarà tutelato dai danni provocati dalla fauna selvatica, gli agricoltori, attraverso lavoro e impegno quotidiano, potranno continuare a svolgere quel ruolo fondamentale che li contraddistingue dalle altre attività economiche, in termini di mantenimento della biodiversità agraria e della tutela ambientale-paesaggistica.

La Cia chiede urgenti ed efficaci risposte ai Ministeri e Istituzioni competenti (Ministero dell’ ambiente, ISPRA, Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali), recita la parte conclusiva dell’ordine del giorno, in assenza delle quali la Confederazione Italiana agricoltori è pronta alla mobilitazione su tutto il territorio nazionale.

Perugia, 13 luglio 2015

Allegato: Ordine del giorno

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