Tabacco: Cia, accordo Masaf-JTI strategico anche in Umbria per la competitività del settore

Il presidente Bartolini: "Contratti pluriennali che permetteranno alle aziende di pianificare investimenti sul lungo periodo e rilanciare i territori che fanno del tabacco Made in Italy un'eccellenza"

Roma, 20 mar – "Un accordo che permetterà alle aziende del settore di pianificare gli investimenti e lavorare su un percorso di programmazione di lungo periodo, per rilanciare un intero sistema e un intero settore, ma anche territori, come l'Umbria, che partecipano attivamente a fare del tabacco un'eccellenza del Made in Italy".

Così il presidente di Cia-Agricoltori Italiani dell'Umbria, Matteo Bartolini, presente al Masaf insieme al presidente nazionale Cristiano Fini alla sigla dell'intesa che porterà all'acquisto, da parte di Japan Tobacco International, di tabacco italiano per i prossimi tre anni.

L'accordo tra il Ministero dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare e JTI, secondo player nel mercato italiano del tabacco, rappresenta un valido modello di collaborazione e sviluppo per il consolidamento e la competitività delle filiere agricole del nostro Paese e, nello specifico, farà bene al settore tabacchicolo italiano, dando linfa vitale a interi territori. L'accordo, con Cia protagonista, coinvolgerà centinaia di aziende italiane e migliaia di lavoratori del settore, principalmente in Umbria, ma anche in Campania e Veneto.

"Due anni fa IL settore era fortemente a rischio chiusura – ha aggiunto Bartolini - , oggi, al termine di un fitto lavoro portato avanti dalla nostra organizzazione e da tutti gli attori che ruotano attorno a questo mondo, siamo riusciti non solo a evitare il peggio ma, anzi a garantire il futuro".

Da Cia, i ringraziamenti al Masaf e, in particolare, al sottosegretario Patrizio La Pietra per aver fortemente contribuito al lavoro di squadra tra tutti gli attori della filiera e a JTI, rappresentata dal Presidente e AD di JTI Italia, Didier Ellena e dal Corporate Affairs & Communications Director dell'azienda, Lorenzo Fronteddu, per l'ampia disponibilità, anche nel comprendere le necessità del settore.

 

Cia Agricoltori italiani dell'Umbria

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