Il premio nazionale Cia Agricoltori Italiani promuove e valorizza le imprese agricole che si sono distinte per capacità di innovazione e valorizzazione del patrimonio enogastronomico e rurale italiano

Sono due le aziende agricole umbre premiate a livello nazionale con la Bandiera Verde Agricoltura, il riconoscimento di CIA Agricoltori Italiani che ogni anno promuove le imprese agricole che si sono distinte nella valorizzazione del patrimonio enogastronomico e rurale italiano.
La cerimonia si è svolta giovedì 6 novembre a Roma, nella Sala della Regina di Montecitorio. La storica cerimonia, alla quale ha partecipato il presidente nazionale di Cia Cristiano Fini e le istituzioni nazionali, ha premiato le aziende agricole, organizzazioni ed enti virtuosi che si sono distinte in 16 categorie, da Agri-young ad Agri-woman, da Agri-innovation ad Agri-welfare. E per l'Umbria sono salite sul palco Plani Arche e Agricola Casaioli.
La Società Agricola Casaioli Stefano si è distinta a livello nazionale nella categoria Agri-young, esperienze imprenditoriali condotte da agricoltori under 40 e caratterizzate da politiche di ricambio generazionale, processi di successione aziendale, start-up innovative. Plani Arche, invece, si è distinta nella categoria Agri-IG, esperienze imprenditoriali caratterizzate da produzione tipica certificata (DOP, IGP, STG) e presenza di agricoltura biologica.
Come spiega Matteo Bartolini, presidente Cia Umbria: "Siamo molto felici di questi premi in due categorie molto importanti. Le due aziende con le loro produzioni e strategie rappresentano delle risposte concrete a due dei temi centrali per l'agricoltura umbra e italiana: il ricambio generazionale, che deve tenere insieme presidio dei territori e redditività con innovazione e con la visone delle nuove generazioni, nel caso di Casaioli. E, come nel caso di Plani Arche di Roberto Di Filippo, la costante applicazione di metodi naturali e poco impattanti per la tutela di produzioni di paesaggio e ambiente".
La Società Agricola Casaioli Stefano rappresenta un'eccellenza dell'agricoltura umbra, situata a Fontignano, un piccolo borgo tra le dolci colline a sud del Lago Trasimeno.
Si tratta di un'azienda familiare, attiva da oltre vent'anni, che ha saputo evolversi coniugando tradizione, innovazione e sostenibilità. Fondata da Stefano Casaioli e oggi gestita dal figlio Giacomo, l'azienda incarna i valori della ruralità autentica, puntando sulla qualità delle produzioni e sull'integrazione con il territorio. Uno dei pilastri dell'attività aziendale è l'allevamento della pregiata razza Chianina con alimentazione completamente OGM-free. Produce anche olio Extra Vergine di oliva e dal 2014, proprio sotto l'impulso del figlio Giacomo, l'azienda ha ampliato la produzione vitivinicola, valorizzando i vitigni locali e internazionali con un approccio artigianale.
La cantina Plani Arche è un'azienda agricola biologica situata a Perugia, frazione Sant'Enea, gestita da Elena Pompei e Roberto Di Filippo con l'aiuto di una dipendente.
L'attività principale è la coltivazione di uva da vino con trasformazione nella cantina aziendale. Ogni fase della produzione è realizzata rispettando le regole dell'agricoltura biologica fin dal 2003, anno in cui ha avuto inizio l'iter di certificazione bio dell'intera attività.
I 5 ettari di vigna vicino la cantina vengono lavorati prevalentemente con i cavalli da lavoro. Plani Arche negli anni ha stretto relazioni  importanti con i produttori vitivinicoli regionali, creando un'associazione di viticoltori uniti dalla volontà di proporre vini naturali e biologici. Il premio arriva come riconoscimento per la proposta di un modello agricolo più etico e sostenibile, per il lavoro di ricerca svolto negli anni, per il recupero di tecniche di lavorazione tradizionali rivisitate in chiave moderna, produttiva  e sostenibile dal punto di vista ambientale, per l'attività di divulgazione costante, per le scelte in controtendenza mai divisive ma sempre propositive, per il rispetto del territorio che diventa alleato e non un mero fattore di produzione da controllare.

 


Giorgio Vicario
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